Religioni

I LUOGHI SACRI IN GIAPPONE POSSIBILI PATRIMONIO DELL’UMANITA’

chiesa di oura


Una commissione preliminare dell’Unesco ha raccomandato per la registrazione nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità una decina di luoghi giapponesi legati alla persecuzione dei cristiani nel XVII secolo.

L’inserimento di questi siti nella lista verrà discussa tra il 24 giugno e il 4 luglio in Bahrein  e sarebbero 22 i siti giapponesi nella lista. Le località segnalate sono 12. Tra loro la chiesa di Oura, a Nagasaki, che è la più antica chiesa cattolica sopravvissuta nel paese. Inoltre è stato indicato anche il villaggio di Sakitsu, prefettura di Kumamoto, dove i cristiani praticarono in segreto la loro fede per gran parte dello shogunato Tokugawa (1603-1868) che perseguitò i cristiani. Furono poi riscoperti dopo l’apertura del Sol Levante al mondo esterno (1854) come “Kakure-kirishitan” (Cristiani nascosti).

La fede cattolica fu portata nel XVI secolo in Giappone dai padri gesuiti, a partire da San Francesco Saverio e da Alessandro Valignano. Nella prima metà del ’600 fu sradicata dagli shogun Tokugawa. La Chiesa considera le vittime di questa persecuzione martiri: durante la rivolta cristiana di Shimabara si stima siano morti 40mila cristiani. Molti fedeli furono costretti all’abiura, che avveniva con la pratica del “fumi-e”, cioè lo schiacciare sotto i piedi un’immagine sacra. Il Giappone, inoltre, vorrebbe inserire tra i siti patrimonio dell’umanità anche le isole Amami-Oshima e Tokunoshima, nel sud del paese, per la loro “evoluzione biologica unica”.

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