I GIOVANI ITALIANI SENSIBILI AI TEMI AMBIENTALI, PREOCCUPATI PER FORESTE, MARI E CLIMA
Giovani italiani sensibili ai temi ambientali. Secondo un’indagine lanciata in primavera dal Wwf YOUng, con il supporto dell’Agenzia Nazionale Giovani, per dare voce agli under 35 su temi ambientali e green job, quasi il 99,5% degli oltre 200 intervistati, in ogni angolo d’Italia, ritiene importante o importantissimo preservare la natura.
Stando alla ricerca i giovani sono particolarmente preoccupati dalla distruzione delle foreste, dall’inquinamento dei mari, dall’estinzione di specie a rischio e dai cambiamenti climatici. Tuttavia, solo il 30% si sente sufficientemente informato sui problemi che ritengono più preoccupanti. Tra i soggetti che ritengono si debbano impegnare per risolvere i problemi ambientali, al primo posto mettono Unione Europea e Governo, al pari dei singoli cittadini, ritenuti altrettanto responsabili.
Coerentemente, la quasi totalità dei giovani intervistati si adopera nella raccolta differenziata, nello spegnere luci e fonti di energia inutili, nell’usare riscaldamento e condizionatori solo quando necessario, riutilizzare e riciclare il più possibile materiali e vestiti, e oltre l’80% si dichiara molto disponibile a cambiare i propri stili di vita per contribuire a risolvere i problemi ambientali. Tra i lavori da sogno in campo green, al primo posto c’è quello nei Parchi naturali, come biologo o come fotografo naturalista.
Tuttavia, oltre il 90% dei giovani intervistati dichiara di non avere un’adeguata conoscenza riguardo alle opportunità offerte dalle professioni ambientali. Quasi sconosciute risultano, infatti, figure come l’installatore di impianti solari ed efficientamento degli edifici, manager dei rischi ambientali, eco-chef e mobility manager.
“Natura e ambiente per i giovani italiani non sono un optional ma una priorità – osserva Marco Galaverni coordinatore di Wwf YOUng Italy e curatore dell’indagine – Bisogna costruire strumenti per orientarli sulla strada dei Green Job: si tratta di una necessità non solo per far diventare le nuove generazioni protagoniste di un ’rivoluzione’ sostenibile ma anche per aprire loro concrete opportunità di lavoro in un futuro che dovrà essere sempre più connesso con la natura e la sua tutela”.