Angolo della Salute

GRILLO: IL DISAGIO PSICHICO DEI GIOVANI È UNA PATOLOGIA SOCIALE

GRILLO GIULIA


“Il disagio psichico tra i giovanissimi è una patologia sociale, legata a modelli e stili di vita che la nostra società ha assunto”. Si tratta di un fenomeno “ancora sottovalutato dall’opinione pubblica”, ma non si può prescindere dal fatto che “il suicidio anche di un solo minore abbia un costo umano e sociale che la comunità non può permettersi di sostenere”.

Lo afferma il ministro della Salute, Giulia Grillo nel messaggio inviato al convegno organizzato da Fondazione Child-Telefono Azzurro “Facing challenge and proposing perspectives of child and adolescent psychiatry” dedicato all’emergenza disagio psichico di bambini e adolescenti.

“Il ministero della Salute può fare molto, la chiave di tutto è una nuova strategia di prevenzione” ha aggiunto Grillo. Il ministro, ricordando il Protocollo d’intesa già sottoscritto dal suo dicastero con Telefono Azzurro, ha auspicato che questo venga “rafforzato” arricchendolo di “iniziative concrete”.

“Bullismo, dipendenze da sostanze o dalla tecnologia, comportamenti autolesionistici possono essere prevenuti con un’attenta attività di ascolto e segnalazione dei campanelli d’allarme” ha proseguito Grillo, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dei “presidi sul territorio, che per quanto ci riguarda sono innanzitutto i medici di medicina generale, i servizi sociali, le strutture sanitarie spase su tutto il territorio nazionale. La formazione di professionisti psico-socio-sanitari ha un’importanza fondamentale, come l’ascolto dei giovani. In questo senso l’esperienza di Telefono Azzurro è una best practice indispensabile”.

Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo ha sottolineato: “La ricerca e la formazione devono poter fornire nuove risposte ai problemi troppo spesso invisibili di salute mentale che molti bambini e adolescenti e le loro famiglie vivono in silenzio. L’ascolto del disagio dei bambini e degli adolescenti deve rappresentare un impegno costante della comunità e delle istituzioni per poter sviluppare quegli interventi di aiuto che possano prevenire efficacemente disturbi psicopatologici profondi e cronici”.

“Dobbiamo trovare, anche con il supporto delle nuove tecnologie, risposte sempre più precoci ed efficaci al disagio mentale – ha concluso Caffo – superando lo stigma che per troppo tempo ha impedito cure e sostegno a tante persone, con conseguenze drammatiche per le loro vite e con enormi costi economici e sociali”. “L’Istituto Superiore di Sanità è orgoglioso di ospitare questo importante evento, che testimonia il nostro impegno attivo nel promuovere la salute mentale di bambini e adolescenti, con ogni iniziativa e con vari progetti – ha dichiarato il presidente Silvio Brusaferro -. Certamente a partire dai risultati di questo convegno sara l’occasione per sviluppare ulteriormente iniziative di sanita pubblica e per garantire il miglior benessere dei nostri giovani”.

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