Giovani e Scuola

GIOVANI, IL 21/4 ESCE “MOZART FOR BABIES” PER SVILUPPARE L’INTELLIGENZA E LA CREATIVITÀ DEI PIÙ PICCOLI

Mozart for babies


Sono tanti i saggi e gli studi scientifici che hanno cercato di dimostrare che la musica di Mozart ha effetti benefici per i bambini: da Alfred Tomatis a Don Campbell (“The Mozart Effect”) si afferma come l’ascolto della musica di Mozart possa avere effetti positivi sullo sviluppo, la capacità di apprendimento e la creatività dei bambini sin dallo stato prenatale, stimolando la creazione di nuove sinapsi, specialmente durante i primi tre anni di vita.

Sin dagli anni ’50 il medico francese Alfred Tomatis curò alcuni pazienti affetti da disturbi uditivi facendo ascoltare la musica di Mozart (come spiega nel suo libro ‘Pourquoi Mozart?’, 1991), sfruttando le profonde interconnessioni tra l’orecchio e il sistema nervoso. Uno studio a cura di Frances Rauscher e Gordon Shaw, pubblicato sulla rivista scientifica Nature nel 1993, appurò che l’ascolto della Sonata K 448 di Mozart portava ad un temporaneo miglioramento delle abilità di coordinamento spazio-temporali di un gruppo di studenti adolescenti, rispetto ad altri gruppi della stessa età che erano stati sottoposti all’ascolto di altri tipi di musica. Il cosiddetto “Effetto Mozart” è diventato celebre con i libri dello studioso americano Don Campbell, il quale nel 1997 pubblicò The Mozart Effect, seguito, nel 2000, da The Mozart Effect for Children. Più in generale, è oggi comunemente appurato che l’ascolto della musica possa ridurre lo stress, la depressione e possa essere usata anche per curare disturbi mentali, come nel caso della musicoterapia.

Mozart è stato il primo compositore che Roberto Prosseda ha studiato quando aveva 6 anni riconoscendone subito elementi di armonia e candore che non hanno eguali nella storia della musica. Tutti i brani sono stati accuratamente selezionati da lui stesso pensando proprio ai bambini ed agli effetti benefici che possono generare in loro.

“Da quando ho la fortuna di essere padre – afferma Roberto Prosseda – ho notato come anche i miei figli, sin da neonati, siano particolarmente sensibili agli stimoli musicali, specie nel caso di musiche con armonie non troppo complesse, con sonorità delicate e con una struttura ritmica chiara e stabile: tutte caratteristiche della musica di Mozart presente in questo disco. Ne ho scelto i brani pensando proprio ai miei figli e a tutti i bambini che, come loro, spero che potranno avere momenti di serenità e stimoli creativi ascoltando queste musiche. Il presente CD nasce da premesse diverse, quasi autobiografiche, nell’ambito del mio progetto di incisione delle Sonate di Mozart per pianoforte, che ho intrapreso dal 2015. Mozart è stato il primo compositore che ho conosciuto, e ho studiato i suoi minuetti che compose a 6 anni quando avevo la stessa età. Indubbiamente, la musica di Mozart presenta una purezza e un candore che non hanno eguali nella storia della musica, e che evocano un’armonia superiore”.

“Il CD inizia – racconta Roberto Prosseda – con il primo movimento della Sonata K 448 per due pianoforti, brano usato nei test sull’“effetto Mozart”, creando un clima di serena vitalità. Ad esso segue la Sonata K 545 in do maggiore, presentata in tutti e tre i suoi movimenti. Si tratta di un brano tipicamente associato al mondo infantile, per via della apparente semplicità della scrittura, che tuttavia non preclude sottili increspature emotive, specie nel meraviglioso secondo movimento. Segue la celeberrima Marcia Turca, dalla Sonata K331, qui eseguita con leggere varianti nei ritornelli, come nello stile dell’epoca. I minuetti K 1 – K 5 sono tra le primissime composizioni scritte da Mozart bambino e raccolte dal padre Leopold. Essi mostrano la precocità ma anche l’iniziale semplicità dell’invenzione mozartiana, e sono qui inframezzati a brani più complessi, quasi a ricordarci come l’identità di fanciullo sia riflessa, in modi diversi, anche nelle composizioni successive”.

“Il disco – continua la nota – prosegue con una scelta di movimenti tratti dalle prime 10 Sonate di Mozart, composte tra il 1775 e il 1783. Il loro ordine è basato su criteri di alternanza tra momenti brillanti e altri più lirici, cercando di mantenere una varietà e una ricchezza espressiva adatta anche agli ascoltatori non abituati alla musica classica. La poetica mozartiana è costellata di stati d’animo differenti e spesso nasconde, dietro un’apparente semplicità, profonde inquietudini e abissi emotivi. Dunque anche in questa selezione non mancano momenti di particolare introspezione, come la Fantasia K 397 in Re minore, che tuttavia si conclude con un gioioso finale in re maggiore. Questo percorso di ascolto si conclude con l’Adagio per Glassharmonika D 356. Originariamente scritto per l’armonica a bicchieri, è qui eseguito nel registro acuto del pianoforte, sfruttando la particolare ricchezza timbrica del gran coda Fazioli F 278. L’andamento cullante e ipnotico, unito alla speciale risonanza che si crea con i suoni armonici del pianoforte, rendono l’ascolto particolarmente suggestivo anche per i più piccoli”.

“A prescindere dagli studi scientifici sull’“effetto Mozart”, sono convinto che l’ascolto della musica possa essere un importante arricchimento delle nostre vite: ci aiuta ad essere più consapevoli delle nostre emozioni e ad aprirci all’ascolto di noi stessi e degli altri. Naturalmente ciò accade se abbiamo la giusta disposizione d’animo, che può essere agevolata, ad esempio, da un ascolto condiviso all’interno della famiglia. L’ascolto di un CD insieme con i propri figli può anche diventare l’occasione per riscoprire la bellezza di condividere emozioni e scoperte, con indubbi effetti benefici per tutti”, conclude il pianista Roberto Prosseda.

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