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FORMIA, DONNA SALVATA DAI MEDICI DELL’OSPEDALE

Possiamo dire senza esagerazioni che la sanità d’eccellenza esiste anche nel nostro territorio. Un esempio lampante è dato dal Dono Svizzero, dove una donna di 50 anni, dopo aver avuto gravi problemi a seguito di un intervento a Roma, è stata salvata dai medici di Formia”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare. “La signora era stata in un ospedale romano per l’asportazione dell’utero a causa di una fibromatosi, ovvero un eccessivo aumento di volume dell’organo. Una volta rientrata nella sua città di origine, Fondi – aggiunge – la donna, ha iniziato ad accusare delle complicazioni, così è intervenuta l’Ares 118 ed è stata trasportata d’urgenza presso il pronto soccorso San Giovanni di Dio. A quel punto si è rivelato provvidenziale l’intervento della dottoressa Francesca Lippa, che ha immediatamente individuato il problema. Veniva quindi allertato l’ospedale di Formia, dove la signora è stata trasportata ed immediatamente operata dall’equipe del dottor Vincenzo Viola”.

L’intervento, ben riuscito, sottolinea Simeone, “non ha però potuto evitare alla donna un breve periodo in coma farmacologico presso il reparto di Terapia Intensiva diretto dal dottor Gennaro di Fazio. Un periodo in rianimazione si è reso necessario per garantire alla 50enne un miglior decorso della complicazione sorta. Un ringraziamento speciale va quindi a tutta l’equipe medica del dottor Viola che ha eseguito l’intervento. Come del resto un grande elogio lo meritano anche la dottoressa Lippa e il dottor Di Fazio per il loro tempestivo apporto al buon esito della vicenda. Occorre riconoscere i meriti a professionisti, che con coraggio e rigore in questi anni hanno reso la Chirurgia dell’ospedale di Formia una eccellenza non solo nella provincia di Latina ma in tutto il Lazio. Non dimentichiamoci che la sanità pontina è rappresentata dalle persone, gli uomini e le donne, che lavorano ogni giorno fra mille difficoltà. Questa è la sanità che ci piace e su cui noi, in qualità di rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo fare leva per colmare lacune e criticità ancora persistenti”.

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