Dal Campidoglio

FOIBE, RAGGI COMMEMORA IL GIORNO DEL RICORDO INSIEME A 250 STUDENTI

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“Siamo chiamati a ricordare un periodo storico molto importante, ma fino a poco fa dimenticato. Un tremendo fardello che finora è stato portato solo da alcuni e che, invece, dobbiamo portare insieme”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi parlando agli studenti riuniti nella Sala della Protomoteca in Campidoglio per la commemorazione del Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe Istriane e dell’Esodo delle popolazioni Giuliano-Dalmate.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il vicesindaco di Roma Luca Bergamo; la presidente del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Donatella Schurzel; il presidente della Società di Studi Fiumani, Giovanni Stelli e circa 250 studenti, accompagnati dai rispettivi insegnanti, provenienti da istituti superiori romani.

“Siamo chiamati a studiare fatti che non conoscevamo e che siamo invece chiamati a sapere, – ha aggiunto il sindaco – devono diventare parte integrante della memoria condivisa italiana”. Il sindaco Raggi, inoltre, ha sottolineato che “Roma da parecchi anni ha deciso di avviare percorsi che coinvolgano gli studenti nelle scuole, ma soprattutto che li portino nei luoghi dove si è consumato il cosiddetto dramma del confine orientale per conoscerlo in prima persona e toccare con mano, perché è così che il ricordo diventa parte di noi, diventa parte della nostra identità e amplia la nostra consapevolezza. Parliamo – ha osservato Raggi – di un momento fondamentale e tragico che ha visto tantissime persone cacciate da luoghi che definivano come la loro casa, e dopo l’esodo oltre 250 mila italiani non furono accolti in Italia in modo adeguato, i cosiddetti esuli in patria. Noi – ha concluso – dobbiamo conoscere per ricordare, voi ragazzi siete chiamati a scrivere la storia del futuro con una maggiore consapevolezza di chi siamo stati e di chi non vogliamo più essere”. Per il vicesindaco Luca Bergamo: “Quello che è successo è una tragedia umana. Dunque – ha aggiunto Bergamo – è molto importante la conoscenza dei fatti storici, perchè conoscere i fatti e contestualizzarli significa tenere viva la memoria, affinché tragedie come le foibe non si ripetano più. Il progetto Europa va riconquistato nel senso comune di tutti noi”. Infine, la testimonianza del signor Fulvio Costa, esule da Zara, che ha raccontato la sua storia, di come “i partigiani hanno preso papà prima e poi sono tornati a prenderci tutti” e di come, poi, “abbiamo creato un sacco con la paglia per dormire tutti insieme con le pulci e i topi. Eppure siamo sopravvissuti mangiando anche le pigne”. Al termine degli interventi, c’è stata la proiezione del filmato “Il novecento dimenticato”.

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