Fatti di Roma

FIUMICINO, ALL’AEROPORTO ARRIVANO POLIZIOTTI ANTI TERRORISMO

polizia scalo aeroporto


“Una squadra d’élite creata con uno scopo ben preciso: neutralizzare le minacce terroristiche. E’ la Uopi, un acronimo per l’Unità Operativa Pronto Intervento della Polizia di Stato, ufficialmente operativa da poche settimane anche all’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci di Fiumicino. Un team specializzato – già sul campo da alcuni mesi in diverse questure italiane – che ora è stata formato anche per rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione nel più grande scalo italiano. Quaranta milioni di passeggeri l’anno, una media di 150mila al giorno durante i picchi estivi: l’aeroporto romano era e resta un ‘obiettivo sensibile’ per il terrorismo internazionale. La nuova unità tattica, addestrata dai Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza), era in qualche modo già presente a Fiumicino ma ora è stata riorganizzata. Si tratta di un ristrettissimo gruppo di agenti volontari della Polaria (così viene chiamata la polizia di frontiera), altamente preparato negli assalti, in grado di affrontare appunto il peggio che si possa attendere dalle cellule dell’Isis o simili: attacco kamikaze, bombe o sparatorie” questo è quanto scrive Valeria Costantini sul Corriere della Sera dato il crescente pericolo dovuti ai sempre più frequenti attacchi terroristici che hanno sconvolto la popolazione europea, e non solo, nelle ultime settimane.

 

“C’è una differenza con le altre Uopi attive nelle questure, quella dello scalo capitolino ha una sua peculiarità: è operativa 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno. Non ‘si attiva’ a chiamata, in base all’emergenza che scatta, ma sarà costantemente in allerta. In linea con il ‘livello due’- continua l’articolo – del dispositivo di sicurezza che a Fiumicino non è mai sceso fin dagli attacchi terroristici di Parigi del 2015: è il livello di massimo allarme, quello che precede ‘l’attentato in corso’. La squadra Uopi è solo l’ulteriore misura adottata dalla Polaria di Fiumicino, coordinata da Tiziano Vetro: mescolati tra i passeggeri, invisibili agli occhi inesperti, ci sono centinaia di agenti, specializzati nel ‘profiling’, la capacità di individuare soggetti sospetti, come nei pattugliamenti o il disinnesco di ordigni. Ci sono poi le ribattezzate ‘squadre laser’, in gergo Ussvs. Le Unità specializzate sicurezza voli sensibili (dotate di pistole mitragliatici con mirino laser) a Fiumicino sorvegliano il T5, il terminal dedicato, appunto, esclusivamente alle rotte più a rischio terrorismo, Stati Uniti, Israele, Russia: monitoraggio stringente agli imbarchi e ai check-in, controlli rafforzati sui passeggeri. Non solo terrorismo nel grande micro-cosmo che è lo scalo della Capitale. Le forze dell’ordine – conclude l’articolo – polizia, carabinieri, finanza, vigili, devono fronteggiare ogni giorno i fenomeni e i racket che fioriscono tra i terminal, dal mercato dei passaporti falsi (la media è di un fermo al giorno) ai tassisti abusivi, dai furti ai passeggeri ai traffici di droga, dall’immigrazione clandestina fino agli incidenti aerei sulle piste e al rispetto delle regole di sicurezza”.

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