Sociale

FIRMATO ACCORDO PER SENZA DIMORA CON FRAGILITÀ MENTALE

È stata sottoscritta oggi, 5 marzo, presso il Salone del Commendatore, un’importante procedura operativa tra ASL ROMA 1, Roma Capitale – Assessorato e Dipartimento alle Politiche Sociali e alla Salute, Municipio Roma I Centro e Polizia di Roma Capitale (1 Gruppo municipale Centro Storico – 1 Gruppo municipale Prati) per la gestione degli interventi a favore delle persone senza dimora o con fragilità mentale e psicopatologica presenti nel territorio del Primo Municipio.

La costituzione di un’equipe multidisciplinare coinvolgerà i diversi servizi di riferimento per un approccio inter-istituzionale e inter-disciplinare che sarà finalizzato allo sviluppo e alla condivisione di procedure di intervento e presa in carico, e a facilitare ogni più utile azione sinergica per il trattamento delle situazioni di fragilità mentale. La presente procedura in particolare si riferisce agli interventi di assistenza socio-sanitaria destinati a persone adulte singole italiane, straniere, apolidi, residenti e non residenti nel Comune di Roma in condizioni di estrema marginalità sociale che presentino anche problematiche psicopatologiche, per le quali si ritiene necessario ipotizzare un intervento integrato di tipo socio sanitario che promuova l’inclusione della persona e ne riduca i danni.

Il Commissario Straordinario della ASL ROMA 1, Giuseppe Quintavalle, ha sottolineato: “Si tratta di una rete che agisce in una logica di ascolto e di presa in cura. Il nostro dovere è occuparci di quelle persone con fragilità socio-sanitaria che si trovano a perdere le proprie certezze. Una rete virtuosa in cui si possa definire il bisogno, fare una analisi individuale e arrivare a una risoluzione del problema, ma anche lavorare per prevenire certe situazioni. Tutta la ASL ROMA 1 è pronta a fare la propria parte, sia con i servizi del Dipartimento di Salute Mentale che con quelli Distrettuali”.

Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale ha così commentato l’iniziativa: “E’ veramente importante formalizzare questo accordo nato da un lavoro di squadra, per far fronte ad una realtà complessa. E’ necessario rafforzare nuovi percorsi che facilitino la presa in carico integrata per l’accoglienza e l’assistenza. Monitoreremo tra sei mesi l’andamento di questa procedura operativa in modo che questo modello possa essere una reale proposta anche per il Giubileo”.

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