Fatti di Roma

DOPO IL NUOVO DECRETO ROMA SI SVEGLIA ANCORA PIÙ DESERTA

Una città deserta, con i monumenti senza turisti e le strade vuote. Si risveglia così Roma, dove sono tangibili gli effetti del nuovo decreto emanato ieri dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Un giovedì molto simile ad una domenica d’agosto, con pochissime auto in giro e i mezzi pubblici praticamente vuoti. Davanti la fontana di Trevi una pattuglia della Polizia Locale, a monitorare la situazione, mentre un paio di operai – mascherina sul viso – attraversano la piazza per raggiungere il cantiere poco distante. 

Stessa situazione davanti ai monumenti di tutta la Capitale, da piazza Navona a piazza Venezia. Saracinesche abbassate ovunque, anche negli storici bar aperti h24 nel centro della città. Le uniche insegne posticce segnalate sono quelle per i tabaccai e le edicole che restano aperte, seppur con un afflusso irrisorio di persone. Aperte anche farmacie e parafarmacie, mentre nelle storiche vie dello shopping regna il silenzio. Da via Condotti a via Cola di Rienzo i negozi di abbigliamento sono tutti chiusi, così come centri benessere, parrucchieri o estetisti. Più in periferia i mattinieri ne approfittano per fare una sgambata di corsa, anche se non è ancora chiaro se, in seguito alle disposizioni più stringenti di ieri, sia ancora possibile fare jogging mantenendo la distanza di sicurezza. “Nel dubbio sono uscito per allenarmi un po’”, le parole di un runner con la bocca coperta dallo scaldacollo nella rigida mattinata romana.

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