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DOMANI NEL LAZIO RIAPRONO LE TERME, DAL 15 GIUGNO VIA AI CENTRI ESTIVI

A partire da domani, venerdì 29 maggio, potranno riaprire gli stabilimenti termali, i centri per il benessere fisico e le guide turistiche. Mentre dal 15 giugno sono consentite le attività dei centri estivi per minori e dei centri anziani.

È quanto previsto da una ordinanza della Regione Lazio, firmata dal governatore Nicola Zingaretti, in merito al riavvio di ulteriori attività economiche, produttive e sociali. Inoltre, il provvedimento consente dal 3 giugno l’attività corsistica individuale e collettiva come, ad esempio, scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere ecc. L’ordinanza prevede anche l’attività di formazione professionale, per la parte pratica e di stage/tirocinio e l’attività dei centri ricreativi e culturali.

Per quanto riguarda la festa del 2 giugno, “ferme restando – si legge nell’ordinanza – le attività previste dal cerimoniale di Stato in occasione della Festa della Repubblica, sono consentite, per quella data, ulteriori iniziative di celebrazione che devono attenersi all’accessibilità massima ed alle modalità organizzative del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 nonché a tutte le disposizioni generali per il contenimento del contagio”.

Secondo quanto previsto dall’ordinanza della Regione Lazio è inoltre consentito, per le attività ancora sospese, “l’accesso alle strutture e agli spazi aziendali esclusivamente al personale impegnato in attività di allestimento, manutenzione, ristrutturazione, montaggio, pulizia e sanificazione, nonché a operatori economici ai quali sono commissionate tali attività finalizzate alla predisposizione delle misure di prevenzione e contenimento del contagio propedeutiche a successive disposizioni di apertura”.

Per la migliore gestione sanitaria del patrimonio zootecnico, per la selezione biologica, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali, il provvedimento consente anche “la caccia di selezione alla specie cinghiale (Sus scrofa) per prevenire e contenere i danni alle colture agricole anche prorogando i Piani di abbattimento già approvati per la stagione 2019/2020, nei limiti del numero di capi previsti nei Piani stessi e sino ad approvazione dei nuovi Piani per la stagione 2020/2021”.

Infine, nell’ordinanza si legge che “le attività di cui è consentita la riapertura adottano tutte le generali misure di sicurezza relative, a titolo esemplificativo e non esaustivo, all’igiene personale e degli ambienti e del distanziamento fisico, nonché quelle specificamente definite per ciascuna tipologia nelle linee guida per la riapertura. Le attività per le quali non sono definite specifiche disposizioni ricorrono ai principi generali di igiene e contenimento del contagio”.

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