Fatti di Roma

DOMANI IL FOCUS SULLE PERIFERIE DELLE ACLI DI ROMA CON UNA MOSTRA DEDICATA A PIER PAOLO PASOLINI

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Sabato 28 ottobre 2017, dalle ore 16 alle ore 20, presso il Giardino Incantato in piazza Pietro Merolli, a Roma, le Acli di Roma e provincia promuovono l’evento “Un’altra Roma”, una mostra itinerante realizzata e promossa dal circolo Acli Interteam dedicata allo scrittore, poeta e regista Pier Paolo Pasolini, che ha vissuto molti anni della sua vita proprio nel quartiere di Monteverde.
L’obiettivo è quello di dare uno sguardo poetico sulle periferie di Roma e verrà dunque fornita una rilettura in chiave “materica” di versi e testi pasoliniani ispirati alle borgate della Capitale, attraverso materiale fotografico, pitture e sculture ceramiche. Verranno inoltre letti dei versi e dei testi dell’autore.
Sarà presente Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, il presidente del Circolo ACLI Interteam, Anna Salvati e introdurrà l’evento Maria Arcidiacono. Le fotografie sono a cura di Cristina Casavecchia, le pitture materiche di Angela Scappaticci, le sculture ceramiche di Maria Grazia Morsella e le letture di Roberto Baldassari.
L’evento fa parte, inoltre, della III edizione dell’Ottobrata Solidale, un’iniziativa ideata e promossa dal Sistema Acli di Roma per raccontare la bellezza delle tante sfumature della solidarietà attraverso i linguaggi della cultura, dello sport e dell’intrattenimento. L’Ottobrata Solidale ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale e del Vicariato di Roma.
“Con questa iniziativa – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – vogliamo concentrarci sulle periferie di Roma, alle quali il grande Pasolini era molto legato. Mediante la la bellezza dei linguaggi universali come quello della cultura e dell’arte, infatti, è possibile creare un ponte capace di unire idealmente il centro e le periferie al fine di favorire lo scambio e la reciproca conoscenza evitando che queste restino ai margini della comunità come città nella città, e possano realmente sentirsi parte integrante del tessuto sociale della Capitale”.
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