DESIRÉE, A SAN LORENZO UNA FIACCOLATA SILENZIOSA IN SUO RICORDO
Una fiaccolata in silenzio raccolto per ricordare Desirée Mariottini, la 16enne violentata e uccisa la settimana scorsa. Questa l’iniziativa organizzata dagli abitanti del quartiere, a cui hanno partecipato anche il sindaco, Virginia Raggi, e la presidente del Municipio II, Francesca del Bello.
I presenti hanno deposto una candela davanti al cancello dello stabile di via dei Lucani, dove il corpo della giovane è stato rinvenuto, la notte tra giovedì e venerdì scorso. Molti dei partecipanti portavano una maglietta con su scritto “Giustizia per Desirée”.
Raggi si è dichiarata “scioccata” dalla brutalità dell’omicidio, ipotizzando una collaborazione fra le forze dell’ordine e i cittadini per la “bonifica” del territorio. Il sindaco della Capitale ha anche aggiunto che le forze dell’ordine non sono sufficienti a presidiare il territorio. “Durante l’ultimo comitato in prefettura – ha detto Raggi – ho chiesto per l’ennesima volta di rafforzare i presidi di forze dell’ordine nel quartiere San Lorenzo. Il ministro ha accolto finalmente questa richiesta e aspettiamo con ansia l’arrivo di altre forze, perché la sera questa diventa terra di nessuno, ed è fondamentale che lo Stato, senza fare polemiche, e non ne stiamo facendo, venga qui, come stiamo facendo in altre zone di Roma, e riaffermi la sua presenza con forza. Non possiamo tollerare zone in cui Stato non è presente”.
“Sono stata profondamente colpita quando ho appreso di questo episodio – ha commentato Del Bello – ho anche detto di sentirmi moralmente responsabile, perché il Municipio aveva segnalato alla prefettura la condizione di degrado di quest’area, eppure nulla è successo. E’ morta una ragazza di 16 anni, poteva essere mia figlia, ed è morta nel modo più atroce”.
“E’ importante che ci siano le istituzioni – ha continuato Del Bello – ognuno deve fare il suo lavoro”. Secondo la presidente del municipio è mancata l’attenzione di quanti devono garantire la sicurezza nel territorio. “Il 10 maggio – ha detto – c’è una mia nota al prefetto Basilone per la convocazione di un tavolo tecnico, ma non c’è stata riposta”.
Maddalena Tomassini