Angolo della Salute

DEFINITE LE LINEE DI INTERVENTO TRIENNALI DELL’”ALLEANZA CONTRO IL CANCRO”

Genomica e altre discipline biomolecolari cosiddette “omiche”, test clinici e strutturazione delle banche dati sono le tre grandi linee di intervento sulle quali si muoverà, nel prossimo triennio, l’azione di Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale fondata nel 2002 dal Ministero della Salute e oggi presieduta da Ruggero De Maria.

Lo ha deciso il Consiglio Direttivo al termine dell’intervento del coordinatore scientifico del network, Pier Giuseppe Pelicci, in occasione dei due giorni di lavoro organizzati all’Irst Ircss di Meldola. “Grazie al contributo del Ministero della Salute – ha detto ai Direttori Scientifici degli Istituti associati – tutti i nostri Irccs hanno acquisito la capacità di sequenziamento Ngs (Next Generation Sequencing) e questo per noi è estremamente importante perché è stata perseguita la nostra strategia di fortificare progressivamente nel tempo la componente infrastrutturale e, parallelamente, quella delle competenze”.

La genomica, ha aggiunto Pellicci, resta un capitolo fondamentale per Alleanza Contro il Cancro dov’è necessario proseguire con gli investimenti per sviluppare tecnologie affidabili e low-cost come quella per la biopsia liquida. Il coordinatore scientifico ha informato inoltre che lo studio sulla generazione di dati omici proseguirà il naturale percorso di sviluppo “con particolare attenzione a Microbiomica e Radiomica (lo studio delle popolazioni batteriche dell’organismo e delle loro interazioni e la possibilità di convertire in dati numerici le immagini mediche ottenute dagli esami Tac, Rm o Pet)”.

Per quanto riguarda i test clinici, “ora la sperimentazione entrerà nella sua fase più importante – ha spiegato Pellicci – con trials concepiti per testare la capacità della stratificazione genomica di migliorare il trattamento. In parallelo – ha detto ancora Pelicci – saranno effettuati trials di raccolta dati ’real world’, ossia di come e quanto, effettivamente, queste terapie stanno modificando la storia naturale delle malattie”.

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