Giovani e Scuola

DAL MINSITERO RIFORME CONTRO IL BULLISMO A SCUOLA

Una scuola “che promuova la cultura del rispetto”, “contrasti il bullismo” e gli episodi di aggressione ai docenti. Una scuola insomma, secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ridia centralità alla condotta. Anzi: il voto sul comportamento, ha deciso, inciderà anche sull’esame di maturità.

La mossa di Valditara arriva a seguito dei fatti di Rovigo, dove lo scorso novembre alcuni ragazzi avevano sparato dei pallini di gomma contro una docente e avevano concluso l’anno con voti di condotta ritenuti troppo alti. In quella occasione il ministro decise di intervenire in prima persona.
Oggi, a stretto giro, sono arrivati i nuovi criteri di Viale Trastevere per valutare il comportamento degli studenti. Tanto per cominciare, il voto di condotta sarà riferito “a tutto l’anno scolastico” e “si dovrà dare rilievo a atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti”. Col 6 invece si dovrà recuperare un debito a settembre in Educazione civica. Torna la condotta anche alle scuole medie, “che sarà espressa in decimi e farà media”.

Per i più grandi, invece, il voto di condotta inciderà anche “sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato”, cioè alla maturità. La bocciatura col 5 in condotta non si riferirà solo a gravi atti di violenza o reati ma anche “a gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto”. Anche le sospensioni saranno ‘pesate’: lo studente sospeso fino a 2 giorni sarà coinvolto in attività scolastiche di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento, e al termine dovrà produrre un elaborato. Sopra i due giorni invece dovrà svolgere attività socialmente utili che potranno proseguire oltre la durata della sospensione. A decidere le misure saranno i consigli di classe.

“Abbiamo iniziato con varie misure, la chiusura del contratto, l’assistenza dell’avvocatura dello Stato, l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, un piano casa – ha affermato nel corso del question time alla Camera il ministro Valditara – Oggi dobbiamo intervenire in modo netto e chiaro sulle misure per contrastare forme di bullismo e di mancanza di rispetto nei confronti dei docenti”. Alla luce del caso di Rovigo “ritengo che aver dato un segnale di inversione di tendenza, di rigore e di serietà, sia importante per quei tanti docenti e dirigenti scolastici che tutti i giorni fanno con grande dedizione il lavoro più bello del mondo, quello che dà il futuro ai nostri giovani”.

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