Fatti di Roma

DA “LA PECORA ELETTRICA” DI CENTOCELLE PARTE IL TOUR DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA DELLA REGIONE

Cultura, socialità e aggregazione oltre a presidi di sicurezza. È partito questa mattina dalla libreria La pecora elettrica, incendiata per la seconda volta lo scorso 7 novembre, il tour della commissione antimafia regionale chiesta dalla vicepresidente Chiara Colosimo.

Residenti, associazioni e consiglieri regionali si sono infatti incontrati questa mattina a Centocelle per fare il punto sulla situazione del quartiere. Un quartiere che ha visto la cittadinanza scendere in campo dopo gli atti vandalici, non solo contro La pecora elettrica, ma anche contro il Baraka bistrot. “Un quartiere vivo”, come spiegano i residenti.

Si è parlato di “sistema Centocelle” da esportare anche in altri luoghi della Capitale. Un sistema fatto non solo di sicurezza dunque, ma anche di cultura, associazionismo e aggregazione. Insieme alla vicepresidente Colosimo, che ha spiegato come le istituzioni devono essere “presenti sul territorio e devono essere vicina ai cittadini perché la lotta alla mafia e alla criminalità non si deve mai fermare” anche Rodolfo Lena, Marta Bonafoni e Marta Leonori, oltre all’assessore regionale del Lazio allo Sviluppo economico Paolo Orneli.

Tante le iniziative che la Regione Lazio ha messo in campo per contrastare i fenomeni di criminalità e microcriminalità, come le Reti di impresa. Dopo il sopralluogo davanti a La pecora elettrica la commissione si è spostata nella sede del municipio V di Roma dove era presente anche il presidente Giovanni Boccuzzi. Molte le proposte sul tavolo avanzate dalle associazioni e dai cittadini. Creare luoghi e spazi dove i cittadini possono incontrarsi e aggregarsi, dove possono far vivere il quartiere, dove i bambini possono giocare. “Non servono soltanto presidi di sicurezza che sono importanti certo – ha affermato Rodolfo Lena – ma creare cultura, socialità. Far vivere i quartieri, farli uscire dal l’isolamento”. 

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