Fatti di Roma

CRISI; CARITAS: 4,8 MILIONI DI POVERI NEL 2012, RADDOPPIATI IN 5 ANNI

2014-07-11 12.10.29


Negli anni della crisi, la diffusione della povertà in Italia è notevolmente aumentata. Nel 2012 vivevano in povertà assoluta 4,8 milioni di persone residenti in Italia, pari all’8% del totale, mentre nel 2007 erano 2,4 milioni, cioè il 4,1%. In altre parole, i poveri sono raddoppiati in cinque anni.

E’ questo il preoccupante dato che emerge dal Rapporto Caritas 2014 presentato oggi a Roma.

Come spiegato dal responsabile dell’indagine, il prof. Cristiano Gori, “l’indigenza non solo ha confermato il suo radicamento tra i segmenti della popolazione dove già in passato era presente, ma è anche cresciuta particolarmente colpendo una fascia di popolazione prima ritenuta poco vulnerabile, ossia chi vive al centro-nord, le famiglie con due figli, i nuclei con capofamiglia di età inferiore a 35 anni, le famiglie con componenti occupati”.

Se la politica economica messa in campo dal governo Lettaha continuato Goriè stata neutrale nei confronti delle famiglie in condizione di povertà assoluta, qualche effetto, assai ridotto lo ha avuto quella del governo Renzi e, in particolare, il bonus degli 80 euro. Più nel dettaglio, senza gli interventi dei governi Letta e Renzi la percentuale di famiglie italiane in povertà assoluta era del 6,09%, dopo gli interventi di Letta è passata al 6,11% e successivamente all’introduzione del bonus Renzi al 5,9%”.

“Con questo Rapporto – ha spiegato il direttore di Caritas nazionale, don Francesco Soddu, – si vuole concorrere alla riflessione sulla efficacia delle forme istituzionali di contrasto alla povertà, per stimolare un dibattito pubblico, suscitare la più ampia e condivisa consapevolezza intorno a questi fenomeni, promuovere la coscienza comune di un impegno doveroso a far fronte ad essi. Lo scopo è quello di dare una risposta concreta al bisogno reale così come suggerito da Papa Francesco nella sua Evangelii Gaudium”.

Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, nel suo intervento ha ribadito come “le istituzioni debbano assumersi la piena responsabilità nella lotta alla povertà, consapevoli che oltre allo stato e al mercato ci sono le persone e le comunità. Bisogna cambiare mentalità analizzando quali siano i giusti strumenti d’intervento abbandonando la tipica mentalità italiana che per mettere un chiodo sfonda una scarpa quando invece sarebbe stato molto più opportuno utilizzare un martello. Per far questo bisogna che le politiche sociali siano messe in atto con interventi coordinati sia a livello centrale che locale”.

Giuseppe Pallotta

Tags

Articoli correlati

Back to top button
Close