Fatti di Roma

COMUNE, DA DICEMBRE PASTI GRATIS A DOMICILIO PER POVERI ROMA

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Pasti gratis a domicilio per i poveri e le persone “fragili” della città. È quanto prevede un’iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali diretto da Francesca Danese, che con un avviso pubblico ha deciso di implementare su tutto il territorio di Roma Capitale il servizio già sperimentato nel 2009 dalla giunta Alemanno, con l’allora assessore Sveva Belviso, solo in alcuni municipi.

Sul piatto il Campidoglio ha messo quasi 3.700.000 euro, soldi necessari ad assicurare alle persone individuate il vitto quotidiano per 365 giorni l’anno, dal primo dicembre 2015 al 31 dicembre 2017. Dalle segnalazioni che arrivano alla sala operativa sociale di Roma, è emerso come il territorio cittadino presenti una variegata tipologia di bisogni espressi da persone e nuclei familiari in gravi difficoltà, anche in considerazione delle frequenti situazioni di assenza di legami affettivi e di isolamento, mancanza di reti sociali e di buon vicinato che mettono a rischio i soggetti più fragili. Il Campidoglio così ha deciso di attivare interventi domiciliari di protezione e tutela, garantendo il più possibile il diritto di queste persone a rimanere nel proprio ambiente di vita.

In particolare, il servizio è destinato a “persone in stato di fragilità estrema, il cosiddetto ‘barbonismo’ di ritorno che investe persone abbandonate da familiari, sole e che si ‘autoescludono’ dal sistema assistenziale; persone in stato di fragilità psico-sociale ed economica non in gradi di provvedere autonomamente alle proprie esigenze alimentari; persone adulte in condizioni di grave fragilità e prese in carico dal servizio sociale del municipio di appartenenza”.

Seicento i pasti che ogni giorno saranno erogati sul territorio cittadino: 120 nei municipi 1, 2 e 3; 120 nei municipi 4, 5 e 6; 120 nei municipi 7, 8 e 9; 120 nei municipi 10, 11 e 12; 120 nei municipi 13; 14; 15. I menu saranno articolati su 4 settimane con periodicità stagionale. I pasti dovranno essere composti da “un primo piatto (pasta con condimenti o in bianco, risotti, paste ripiene, gnocchi, lasagne, minestre, da un secondo (carne bianca o rossa, pesce, affettati e formaggi), un contorno, il dessert (frutta fresca o cotta, mousse di frutta, yogurt o budini), pane una bottiglietta d’acqua da mezzo litro”.

La finalità del servizio non è solo quella di fornire un pasto a chi ne ha bisogno. Infatti, tra gli obiettivi c’è quello di monitorare le condizioni di vita di queste persone in difficoltà, prevenendo stati di isolamento ed eventualmente attivare una rete di supporto all’utente in accordo con il servizio sociale. (Omniroma)

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