Fatti di Roma

CIRCO MASSIMO, PRESENTATA LA RACE FOR THE CURE: TRE GIORNI DI SPORT E SALUTE

Race for the cure


Torna al Circo Massimo di Roma dal 15 al 17 maggio il consueto appuntamento con “Race for the Cure”, da anni ormai non soltanto una corsa di solidarietà per la lotta ai tumori al seno ma un grande evento di tre giorni ricco di iniziative su salute, sport e benessere. L’evento simbolo della Susan G. Komen è stato presentato questa mattina nella Sala d’Onore del Coni alla presenza, fra gli altri, del Presidente Giovanni Malagó, e dell’assessore allo Sport di Roma Capitale, Paolo Masini.

Domenica 17 maggio alle ore 10, prenderà il via la tradizionale maratona da 5 chilometri (e successiva passeggiata di 2 km) che quest’anno partirà da via della Greca, in corrispondenza dell’Ara Massima di Ercole, e terminerà in via dei Cerchi, dopo aver toccato via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo e via delle Terme di Caracalla.

Anche le Acli di Roma, tra le altre associazioni, parteciperanno a “Race for the Cure”. Una squadra di 15 donne acliste infatti, alcune delle quali in lotta contro il tumore, prenderà parte alla celebre competizione delle donne in rosa.

“Questa manifestazione è un segno concreto di speranza per tutte le donne colpite da gravi malattie. La corsa ben rappresenta la grinta e la determinazione che bisogna avere per affrontare e vincere un male che di primo impatto ti toglie ogni forza e speranza”. E’ quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia.

“Come Acli di Roma – continua la Borzì – cerchiamo di rendere esigibili i diritti sul lavoro per le donne colpite da gravi malattie. Nel maggior numero dei casi, infatti, è difficile pensare alle pratiche amministrative quando si è colpiti da un male di questo tipo. In particolare in questi anni attraverso i nuclei aziendali Acli, mediante i nostri sportelli e attraverso un’attività di sensibilizzazione abbiamo fornito assistenza a oltre 11.000 donne e stiamo oltretutto aprendo degli sportelli di ascolto e di accompagnamento psicologico anche nei posti di lavoro. La nostra partecipazione a Race for the Cure non poteva, quindi, assolutamente mancare, poiché ne condividiamo pienamente obiettivi ed ideali”.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close