Giovani e Scuola

CGIL: “DALLA REGIONE RISPOSTE DELUDENTI SULLA RIPRESA DELLA SCUOLA PER RAGAZZI DISABILI”

Ieri nella IX commissione Lavoro e formazione, politiche giovanili e pari opportunità della Regione Lazio “i sindacati sono stati ascoltati insieme alle consulte dell’handicap di Roma e dei municipi e alle associazioni delle persone con disabilità sulle tante questioni aperte. Le risposte da parte della Regione, tuttavia, sono state deludenti”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.

“La ripresa delle scuole per i ragazzi con disabilità – continua la nota – suscita la preoccupazione di tutti e sono state sottolineate le molteplici criticità: dall’assenza degli insegnanti di sostegno, alla parziale presenza degli assistenti alla comunicazione e specialistici, dall’insufficienza del servizio di trasporto scolastico, alle difficoltà della didattica a distanza. Problemi per tutti dunque: per i lavoratori, in balia dell’instabilità occupazionale, per gli alunni, per le famiglie. Discrasie organizzative ricorrenti negli avvii annuali che si intrecciano con le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, situazioni complesse nuove e vecchie che avrebbero bisogno di una cabina di regia tra le diverse istituzioni, preposte a prevenire oltre che a intervenire sulle continue emergenze che la fase impone”.

“Le responsabilità non sono solo attribuibili alla Regione – prosegue la nota della Cgil Roma e Lazio – ma investono diversi e vari livelli delle istituzioni: il Comune di Roma, i comuni esterni alla Capitale, municipi, Miur. Di certo le rassicuranti elencazioni dei provvedimenti assunti dall’assessorato e dall’ufficio scolastico regionale non cancellano lo sconforto e i reali problemi quotidiani. Per quanto riguarda la Regione, la Cgil, nello specifico, ha riportato l’attenzione anche sulla situazione dei centri di formazione professionali per ragazzi con disabilità che lamentano risorse insufficienti per le conseguenze dell’emergenza sanitaria, nonostante la piattaforma unitaria a suo tempo presentata chiedesse un rilancio della formazione professionale anche con un finanziamento adeguato. Le stesse risorse ottenute in convenzione per il 2019/2020 sono state chieste anche per l’anno formativo in corso, a prescindere dal numero degli allievi iscritti. Anche in questo le nostre aspettative sono state disattese. Non ci hanno rassicurato né convinto le dichiarazioni dell’assessore che dichiarava il contrario. In audizione non è stato possibile replicare, ma vorremmo ribadire che delle risorse promesse per gli immediati adeguamenti Covid-19 nei centri di formazione professionale ancora oggi non c’è traccia. Ci auguriamo che lo stesso, promesso, Osservatorio, sia un luogo di serio confronto per individuare soluzioni concrete e non si riveli uno strumento utile a rinviare ancora problemi che tanta fatica comportano ai ragazzi con difficoltà, impedendo loro di vivere la scuola per quello che realmente è: un’esperienza di integrazione e di inclusione”.

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