Fatti di Roma

APRE EATALY A PIAZZA DELLA REPUBBLICA: CIBO DI QUALITÀ IN UN CONTESTO DA TERZO MONDO

piazza della repubblica


L’INAUGURAZIONE – Ieri, giovedì 9 luglio, ha ufficialmente aperto le porte il nuovo Eataly. Debutto in grande stile, ma a porte chiuse, in quel di Piazza della Repubblica; presenti alla festa, insieme al proprietario Oscar Farinetti, eminenti esponenti della giunta capitolina come la presidente del Primo Municipio Sabrina Alfonsi, l’assessore al commercio Marta Leonori e la presidente del Consiglio Comunale Valeria Baglio.

LA LOCATION E I LAVORI – Sono serviti circa 5 mesi di lavori per veder nascere il secondo Eataly di Roma a Piazza della Repubblica. Il nuovo punto del ‘buon cibo all’italiana’ prende il posto del McDonald’s, ed è un chiaro segno dei tempi che corrono: meno cibo fast e più qualità, all’insegna del tricolore.

La giunta di Roma Capitale ha firmato la delibera per l’«approvazione del progetto presentato dalla Alimentum srl volto alla apertura di una struttura di vendita al dettaglio e marchio Eataly in piazza della Repubblica» il 30 gennaio, e da allora i lavori sono stati pressoché ininterrotti.

IL PARADOSSO ROMANO – Tale delibera prevedeva ferree prescrizioni per il nuovo food shop come, ad esempio, il divieto a «posizionare all’esterno carrelli di qualunque tipo sia per la clientela che per lo spostamento di merci e/o rifiuti e/o lo stoccaggio degli imballaggi» e della spazzatura. Nella stessa delibera comunale si fa addirittura preciso riferimento ai colori dei rivestimenti verticali del bancone pizzeria, che dovranno essere «sostituiti con rivestimenti di colore neutro, più intonato con l’ambiente».

Il Comune di Roma richiede, correttamente, ad una azienda di rispettare regole precise e stringenti non solo per limitare il degrado, ma anche per valorizzare quella porzione di piazza. Lo stesso Comune che, al contrario, non fa nulla per promuovere un livello minimo accettabile di qualità e decoro, da molti reclamato a gran voce.

IL DEGRADO – Il video, inserito sulla pagina youtube di @Romafaschifo (pubblicato qui), e girato a due giorni dall’apertura, mostra come la zona sia vittima di incuria e sporcizia. Giardinetti che sono diventati bagni pubblici, bancarelle posizionate in mezzo alla strada che ostruiscono strisce pedonali, macchine in divieto un po’ ovunque.

La vicinanza con la stazione Termini, chiaramente, porta sulla piazza traffico congestionato quasi a tutte le ore, rendendo caotica la rotonda su cui affaccia Eataly; quello che però non si comprende è come sia giudicato normale il degrado circostante. Come può una amministrazione pubblica imporre stringenti vincoli ad Eataly senza rispettarli e farli rispettare. Piazza della Repubblica e, in generale, Roma sono caduti in un vortice di degrado che non pare ancora avere fine.

Niccolò Ruberti

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