Dal Campidoglio

AL VERANO L’OMAGGIO PER LE VITTIME DEL 4 GENNAIO

Il "Muro del deportato", il monumento al Cimitero del Verano in ricordo di tutti i romani deportati nei lager, Roma, 16 ottobre 2013. Al centro del Monumento è installata un?urna contenente le ceneri raccolte nei crematori dei Lager. ANSA/ FEDERICA DI CARLO


A 74 anni dalla deportazione di 257 suoi cittadini la città di Roma non dimentica ed anzi, come ogni anno, ha voluto celebrare quelle persone e così anche le 2.728 eliminate nei campi di sterminio nazisti dal 1943 al 1945; proprio per questo, stamattina è stato il vicesindaco Luca Bergamo a rendere omaggio a quelle persone che furono costrette a lasciare la loro casa il 4 gennaio 1944.

Per ricordare questo insensato sacrificio il vicesindaco, fascia tricolore al collo, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi del Muro del Deportato al cimitero del Verano. Presenti alla cerimonia anche i rappresentanti di ANPI e ANCRI con i loro gonfaloni. Al termine del minuto di silenzio in ricordo delle vittime il vicesindaco ha ricordato che “viviamo in un’epoca difficile ed i rischi di tornare indietro sono tanti, perciò queste persone, come le altre che hanno perso la vita non possono essere morte invano. Per questo essere qui, sapendo dove si è, è importante”.

Concetto ribadito anche dalla presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello: “Vediamo segnali inquietanti da tutte le parti. Anche il riaffacciarsi di famiglie che hanno segnato la storia in maniera tragica è altrettanto inquietante” ha aggiunto facendo riferimento, senza citarla, alla recente vicenda dei Savoia. “Bisogna ricordare e sopratutto trarre esempio da ciò che è successo”, ha concluso la presidente.

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