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AL IV MUNICIPIO ACCESO IL SEGNALE DIGITALE A 5G A ROMA

Un momento dell'iniziativa (Foto Omniroma)
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Inizia a Roma l’era del 5G. Il primo segnale della rete mobile di quinta generazione è stato acceso oggi presso la Biblioteca Fabrizio Giovenale, nel IV municipio. Un sistema di connessione che a fronte dell’attuale velocità massima di trasmissione, 1 gigabit al secondo, è decisamente più veloce, poiché raggiunge una trasmissione di 20 gigabit al secondo e che per il momento sarà sperimentato “nell’ambito di alcuni settori come il turismo, la sicurezza e la mobilità urbana”, ha spiegato la sindaca di Roma Virginia Raggi in occasione della presentazione alla stampa dove è stato mostrato dal vivo il funzionamento di alcune applicazioni legate alla realtà virtuale, con la trasmissione di un video in alta qualità e la fruizione, attraverso speciali visori, di un video immersivo della città di Roma realizzato con la tecnica della ripresa a 360 gradi. Una prova dal vivo che ha permesso di dimostrare le potenzialità della futura rete, in termini di capacità di trasmissione, di diminuzione della latenza e di direzionalitá del segnale sugli utenti in movimento.
“Siamo qui oggi per raccontare quello che sta accadendo sul fronte 5G e sono felice che sia stato scelto questo posto, dove c’è anche un Fab Lab – ha aggiunto Raggi -. A meno di 5 mesi dalla firma del protocollo, siamo qui ad accendere il 5G e con i fatti dimostriamo che cosa stiamo facendo sulle nuove infrastrutture tecnologiche. Il 5G è una tecnologia che a volte può consentire di tracciare una linea tra la vita e la morte di un’impresa. Roma era rimasta un po’ indietro e quindi oggi abbiamo bisogno di fare passi grandi per metterla al passo con le capitali europee. Il 5G non è una vetrina, servirà in molti campi e permetterà di fornire a tutti i cittadini esperienze che altrimenti sarebbero impossibili”.
Per quanto riguarda gli ambiti di sperimentazione la rete 5g permetterà di valorizzare il patrimonio culturale e artistico della Capitale: saranno individuati siti archeologici o ambienti museali in cui arricchire l’esperienza del visitatore attraverso applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata, che consentiranno in alcuni casi la ricostruzione di ambienti non più accessibili o esistenti. Altro ambito di sperimentazione sarà i servizi di nuova generazione legati alla sicurezza con soluzioni innovative di telesorveglianza ad altissima definizione. Il terzo ambito, quello della mobilità urbana, permetterà lo sviluppo di applicazioni sia per i servizi di tracciamento automatico del viaggio per nuovi modelli di tariffazione e di informazione ai viaggiatori sui mezzi pubblici, sia per la telemetria in tempo reale della diagnostica di bordo e l’analisi predittiva dei guasti.
“Abbiamo voluto portare le eccellenze internazionali in questo campo a Roma – ha spiegato l’assessore alla Roma Semplice Flavia Marzano – perché Roma può e deve diventare un laboratorio di innovazione. Grazie al 5G la Capitale sarà in grado di attrarre nuovi investimenti, nuove capacità. Gli ambiti in cui operiamo saranno turismo e cultura, sicurezza e mobilità urbana. L’operazione è tutta a titolo gratuito per l’amministrazione e a carico dei partner che a Roma hanno deciso di scommettere su Roma”.
È un tipo di tecnologia che “permetterà di ridurre i costi” ha sottolineato Marzano ringraziando “Fastweb ed Ericsson, pionieri che hanno deciso di scommettere su Roma”.
“Due operatori eccezionali che hanno voluto scommettere su Roma, so che non c’è un terreno vergine e non sarà semplice, ma se in meno di cinque mesi siamo riusciti ad accendere il segnale, riusciremo a portare Roma a pieno ritmo nel 2018”, ha concluso Raggi.

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