Disabilità

ROMA, L’INCLUSIONE VA IN SCENA CON BE&ABLE: ECCO IL PROGETTO PER BIMBI AUTISTICI

Il palco come luogo di ascolto, incontro e dialogo. La cooperativa sociale Be&Able di Roma mette in scena l’inclusione grazie a un laboratorio teatrale destinato ai bambini nello spettro autistico, nell’ottica di un approccio trasversale per la cura e la prevenzione dei disagi mentali e neurologici originati o collegabili principalmente a criticità sociali. Al termine del laboratorio, i partecipanti porteranno in scena una drammaturgia realizzata dagli stessi protagonisti del laboratorio durante i dieci mesi di lavoro. L’obiettivo è portare la rappresentazione nei teatri e nelle scuole del municipio XIII, per coinvolgere gli studenti nell’ottica di un’inclusione che passa dalla conoscenza dei limiti non come barriera alle relazioni ma come opportunità di abbattere le distanze che la società di oggi crea.
I ragazzi, dall’inizio dell’anno, sono coinvolti nelle prove una volta a settimana, ma anche nell’allestimento dello spettacolo. Saranno loro, infatti, a preparare la scenografia e i costumi. Un approccio laboratoriale che offre ai giovani l’opportunità di sperimentare gli apprendimenti in contesti di vita naturale, e la possibilità di incontrarsi in giorni e orari diversi da quelli della terapia, per favorire lo sviluppo di relazioni sociali che possono essere così consolidate anche all’esterno.
Il progetto laboratoriale, della durata di dodici mesi, è suddiviso in quattro moduli di lavoro ciascuno di tre mesi, della durata complessiva di due ore e un quarto a incontro avente cadenza settimanale. Ogni singolo modulo ha un focus specifico su almeno tre aspetti fondanti del percorso terapeutico. Durante ogni incontro vengono svolti esercizi, filtrati sempre dal gioco teatrale, sulla consapevolezza del corpo espressivo, ascolto, fiducia e comunicazione, quindi viene agito il confronto emotivo ed esperienziale per una corretta relazione con se stessi e il prossimo.
Un progetto ambizioso che fino ad ora la cooperativa ha portato avanti senza coinvolgere economicamente le famiglie, per non gravare su di loro. Ma per sostenere il progetto fino in fondo, la cooperativa è alla ricerca di finanziamenti esterni per continuare a portare avanti il laboratorio gratuito.

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