Disabilità

OLTRE 600 RAGAZZI AUTISTICI IN LISTA D’ATTESA A TORRE ANGELA, SITUAZIONE CRITICA

Sono oltre 600 i bambini con diagnosi di DSA (Disturbi specifici di apprendimento) complessa o autismo che sono in lista d’attesa presso il Presidio di Riabilitazione Via Dionisio, in zona Roma Est e in particolare a Torre Angela, gestito dalla Nuova Sair in convenzione con la Regione Lazio, centro di eccellenza per servizi semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari nel quadrante Roma-Est della Capitale. Sono 200 i minori e adulti con disabilità complessa fisica, psichica, sensoriale o mista che vengono accolti e assititi nella struttura.

Per cercare di rispondere a questa vera e propria emergenza, la Nuova Sair ha scelto di continuare il lavoro svolto sui bambini senza sosta anche il sabato e ad esempio nei mesi di luglio e agosto dell’anno scorso così da permettere a chi è in lista d’attesa di iniziare il proprio percorso di riabilitazione, ottenere una valutazione e iniziare a ricevere qualche risposta. Questa soluzione ha già permesso la presa in carico di 130 ragazzi.

Purtroppo, quella delle liste d’attesa per pazienti con diagnosi di DSA o autismo, segnalati dalle ASL di competenza, è un’emergenza riscontrabile su tutto il territorio della Capitale, e in maniera ancora più specifica in una zona come quella di Roma-Est dove, sempre secondo i dati in possesso della Nuova Sair, il 70% delle famiglie con una persona disabile in casa ha un solo reddito. Queste rende loro impossibile anche l’ipotesi di accedere a un intervento di tipo privato.

Il Presidio di Riabilitazione di via Dionisio, gestito dalla Nuova Sair, porta avanti da anni un lavoro di frontiera nei confronti delle persone con disturbo dello spettro autistico o con DSA, grazie al lavoro di operatori qualificati e attraverso l’utilizzo di metodologie innovative.

Attraverso il progetto “Pegaso”, nato per rispondere alle necessità riabilitative di ragazzi con autismo in età post-scolare, infatti, un’equipe specializzata e multidisciplinare segue quotidianamente un gruppo di 12 ragazzi insieme alle loro famiglie. Vengono messi in campo progetti specifici, calibrati sulle esigenze di ogni ragazzo e sulle difficoltà che questo incontra nella vita di tutti i giorni, agendo poi con interventi mirati, volti a superare proprio queste criticità.

Un altro punto di forza del progetto “Pegaso”, poi, è l’utilizzo di strumenti innovativi, come la stanza esperienziale, arricchitasi negli ultimi giorni anche di una pedana sensoriale donata da un’Associazione di genitori di bambini autistici. La pedana sensoriale, che ha la funzione di aiutare l’attività di mediazione tra individuo e ambiente per mezzo delle vibrazioni, è uno dei passaggi dell’intero percorso sensoriale, realizzato anche grazie al laboratorio di falegnameria interno, che aiuta i ragazzi a focalizzarsi sui cinque sensi e che, in questo modo, punta a migliorarne le capacità comportamentali e cognitive. Anche in questo progetto, come anche nelle attività interne ed esterne del Centro, è spesso richiesto il coinvolgimento stretto e diretto delle famiglie.

“Abbiamo scelto – dichiara Armando Cancelli, direttore sanitario del Presidio di Via Dionisio – di non ridurre il nostro impegno anzi di incrementarlo per offrire a tante famiglie un po’ di conforto e per iniziare a dare loro un aiuto concreto. Purtroppo, a Roma, sono pochi i centri come il nostro che possono attivare questo tipo di intervento e in tutti c’è una lista d’attesa spaventosa. Se dovessi quantificare la nostra, per smaltire 600 persone impiegheremmo circa 3 anni, ma per un bambino che riceve una diagnosi quando ne ha 2 sarebbe impensabile e molto grave iniziare un intervento quando di anni ne ha già 5. Così, abbiamo voluto impegnarci perché riteniamo importante dare a queste famiglie un segno di solidarietà e speranza”.

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