Angolo della Salute

IL GEMELLI PREMIATO PER LA CURA DELLE PAZIENTI DI SCLEROSI MULTIPLA CHE DESIDERANO DIVENTARE MAMME

gravidanza


La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è uno dei 77 centri dedicati alla cura delle persone affette da Sclerosi Multipla ad aver ricevuto il premio “Una cicogna per la sclerosi multipla”. Il premio è promosso da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con il patrocinio di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e SIN, Società Italiana di Neurologia, e il contributo incondizionato di Teva.

Massimiliano Mirabella, professore associato di Neurologia all’Università Cattolica e direttore dell’UO e del Centro di Sclerosi Multipla del Policlinico Gemelli, ha accolto con soddisfazione il premio: “È un segno di riconoscimento dell’impegno per le pazienti con Sclerosi Multipla che intendono intraprendere un percorso di genitorialità. In considerazione della prevalenza femminile della malattia, è essenziale fornire alle giovani pazienti informazioni utili per affrontare con maggior consapevolezza e più serenamente il desiderio di maternità facilitando il dialogo con il proprio ginecologo di fiducia su questo delicato tema. Nella nostra attività clinica quotidiana, grazie ad un approccio multidisciplinare che coinvolge attivamente altri specialisti che operano in sinergia con i neurologi del centro Sclerosi Multipla, è essenziale potere offrire percorsi personalizzati di diagnosi e cura della malattia”.

Oltre 79.000 donne italiane soffrono di sclerosi multipla, una malattia cronica e progressiva che, essendo diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni, si manifesta nel periodo più florido e produttivo della vita della donna, influenzando inevitabilmente la pianificazione familiare.

Se un tempo a queste donne era fortemente sconsigliato avere figli, oggi le evidenze scientifiche dimostrano che è possibile realizzare questo progetto di vita senza modificare a lungo termine l’andamento della malattia e senza causare danni al nascituro. Ciò nonostante persistono ancora errate convinzioni che minano il desiderio di maternità in molte donne con sclerosi multipla, come dimostra un’indagine europea realizzata nel 2017 in cinque paesi, tra cui l’Italia, condotta su 1000 pazienti tra i 25 e i 35 anni: l’85% delle italiane con sclerosi multipla teme di non poter avere figli e il 49% dichiara di avere paura di trasmettere la malattia al proprio bambino.

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