I BAMBINI DISABILI DEI NIDI LASCIATI DA SOLI

“Nei nidi di Roma c’è il delirio. Dal 1 al 30 settembre non hanno mandato le insegnanti di sostegno. I bimbi disabili sono stati lasciati da soli”, è la denuncia di una supplente che da 12 anni lavora nelle scuole della Capitale. A quanto riporta il quotidiano La Stampa, l’autrice del post – un’insegnante precaria – sarebbe voluta rimanere anonima.
Nel suo post, apparso sulla pagina Facebook di “Riprendiamoci Roma”, appare la foto di una circolare a prova di quanto da lei sostenuto: cioè che per un mese i piccoli diversamente abili dei nidi e delle scuole dell’infanzia sono stati abbandonati a loro stessi. Il documento, firmato dalla direttrice del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici Luisa Massimiani, si riferisce al “conferimento incarichi a tempo determinato per l’inclusione dei bambini con disabilità”, ed è datato al 26 settembre, quasi un mese dopo l’apertura delle scuole.
La stessa Massimiani ha respinto le accuse. “Durante le prime settimane di inizio d’anno educativo – ha spiegato a La Stampa – tutti i servizi adottano il progetto d’inserimento dei bambini al nido, per un ottimale ambientamento dei bambini e un’efficace accoglienza delle loro famiglie.”
“In questo periodo l’orario del nido è erogato in maniera ridotta con un unico turno del personale, al fine di garantire un’ampia compresenza e favorire le migliori condizioni di inserimento – ha aggiunto –. In questo arco di tempo ai bimbi con disabilità è stato garantito adeguato sostegno sia da parte del personale di ruolo, sia da parte del personale per l’integrazione, tramite il conferimento di incarichi brevi a tempo determinato”.
“Il 24 settembre l’Amministrazione – continua la dirigente – ha approvato una delibera che ha consentito il conferimento di incarichi annuali per il sostegno e inclusione di tutti i bimbi con disabilità, garantendo così la continuità educativa prevista dal modello educativo e scolastico di Roma Capitale”.
Di diverso avviso l’Associazione nazionale genitori persone con autismo che nella persona della presidente, Stefania Stellino, dichiara: “Il 2 settembre hanno riaperto i nidi romani solo per i bambini che non sono in una condizione di disabilità tale da necessitare un supporto. In barba, ancora, alla legge 67 del 2006: questa è discriminazione!”
E continua: “Triste sorpresa per molte famiglie: i loro piccoli non hanno trovato ad accoglierli le loro educatrici, ma delle supplenti. Perché? Perché il Dipartimento Servizi educativi e scolastici di Roma Capitale, invece di organizzare a luglio il corso di formazione per le educatrici stesse, ha preferito pagare delle supplenti. Ma quello che più ci preme, è che in questo modo si sia creato disorientamento nei piccoli proprio quando avrebbero avuto bisogno di ritrovare, al rientro dalla pausa estiva, i loro punti di riferimento”.