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DALLA REGIONE LAZIO IL PREMIO COLASANTI LOPEZ PER SENSIBILIZZARE LE NUOVE GENERAZIONE SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Regione Lazio ha deciso di promuovere numerose iniziative ed eventi per sensibilizzare i cittadini e, in particolare, i giovani su questo tema.

Questa mattina, presso la sede della Regione Lazio è stato presentato il premio Colasanti Lopez, finanziato dalla Regione e rivolto alle scuole secondarie e agli istituti di formazione del territorio, intitolato alle due ragazze, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, vittime di rapimento e omicidio nel comune di San Felice Circeo nel 1975. All’iniziativa ha preso parte oltre al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; l’attrice Claudia Gerini; Giovanna Pugliese, assessora al turismo e alle Pari opportunità; la consigliera regionale del Pd Eleonora Mattia; Roberto Colasanti, fratello di Donatella Colasanti; Letizia Lopez, sorella di Rosaria; Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti, formazione, scuola e diritto allo studio universitario, politiche per la ricostruzione e Cecilia D’Elia, presidente Cabina di Regia per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere.

“La Regione Lazio sta portando avanti una serie di azioni fondamentali per essere al fianco delle donne vittime di violenza, a fronte dei 94 casi difemminicidio che si sono verificati in Italia già nei primi 10 mesi del 2019 e dei 1300 casi di maltrattamenti avvenuti solo nella città di Roma nel corso del 2018 – ha detto il governatore Zingaretti -. La trasmissione della memoria è dovere dello Stato – ha aggiunto- Solo attraverso l’impegno coerente dello Stato le cose cambiano e queste iniziative servono per sensibilizzare”. Zingaretti ha ricordato l’impegno della Regione nelle scuole con la campagna “Io non odio”, sul tema della violenza maschile contro le donne. “La priorità assoluta è cambiare una certa cultura – ha detto l’assessore Giovanna Pugliese. Bisogna parlare ai giovani, far loro ragionare sui sentimenti per far capire come si possa creare una società più unita. Tanto è stato fatto dalla giunta regionale, tanto è stato fatto dalla cabina di regia ma ancora molto deve essere fatto. Servono strutture per far sapere alle donne vittime di violenza che fuori della porta c’è chi è pronto ad aiutare”.

“La sfida parte dai giovani – ha detto Cecilia D’ Elia – il concorso serve ad affidare a loro il ricordo dei fatti del Circeo; fatti che segnarono la coscienza di tutti noi e, in seguito ai quali cominciò il cambiamento. Ciò che facciamo in questa Regione contro la violenza sulle donne si cominciò a fare da Latina. Servono azioni integrare su tre fronti, quello del prevenire, proteggere e del punire. Prevenire è sradicare la cultura di violenza dal concetto di relazione. Proteggere significa offrire a vittime luoghi dove andare e creare sistemi che le sostenga. Punire è il perseguimento dei reati e la certezza della pena”. Eleonora Mattia, invece ha ricordato la figura di Donatella, sopravvissuta fingendosi morta ai fatti del Circeo che costarono la vita alla sua amica Rosaria. “Mi sono sentita in dovere in ricordare Donatella per le sue emozioni che lasciava in questi luoghi con le sue poesie – ha detto Mattia -. Due epoche così distanti, il 1975 e il 2020 quasi, ma che sembra avessero lo stesso nemico da sopraffare: la donna”. Poesie, quelle scritte da Donatella su fogli di carta lasciati negli uffici della Regione, alcune delle quali lette dall’attrice Claudia Gerini. Un problema culturale ha detto l’attrice “che può essere contrastato dalle famiglie. Tra gli interventi più accesi, sicuramente è stato quello di Letizia: “Dal ’75 ad oggi non ho visto molti cambiamenti, passi in avanti sono stati fatti, ma le donne continuano a morire. Chi uccide deve essere punito”. Roberto Colasanti, fratello di Donatella morta alcuni anni fa in seguito ad un male incurabile, ha detto che la sorella sarebbe stata orgogliosa di sapere che “un premio del genere portasse il suo nome”.

Nel corso della giornata la giunta e il consiglio regionale del Lazio hanno deciso di celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con altre importanti iniziative. Giovanna Pugliese, assessora al turismo e alle Pari opportunità e l’assessore alla Sanità, Alessio D’amato, presentano “Salute in rosa”: linee guida per l’accoglienza e il supporto alle donne vittime di violenza all’interno dei Pronto soccorso e delle strutture ospedaliere del Lazio. L’evento si svolge nel pomeriggio nella sede della Regione. In serata, presso lo Spazio Rossellini, a Roma, andrà in scena lo spettacolo “Taddrarite”, scritto da Luana Rondinelli con Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e Antonia Truppo, e una serie di iniziative per essere al fianco delle donne, contrastare i femminicidi e moltiplicare i luoghi in cui si dà sostegno alle vittime.

La Regione Lazio ricorda anche alcune azioni che sta portando avanti per essere al fianco delle donne vittime di violenza: tre nuovi centri antiviolenza a Formia, Civitavecchia e nel Consorzio dei Comuni del Cassinate e due nuove Case rifugio in provincia di Civitavecchia e nel distretto socio-sanitario della Asl Rm6 si aggiungeranno ai 23 centri antiviolenza e alle 9 case rifugioregionali già attivi. Venerdì 29 novembre, Giovanna Pugliese, assessora al turismo e alle Pari opportunità, visiterà il centro antiviolenza “Galassia” di Formello, mentre sabato 30 novembre ad Amatrice verrà presentata la Casa delle donne di Amatrice. A Roma in un bene confiscato alla criminalità organizzata, verrà realizzata la prima casa della semiautonomia del Lazioper le donne in uscita dalle case rifugio, che in tal modo potranno consolidare un percorso di vita indipendente per sé e per i propri figli. Inoltre, la Regione Lazio, “che per prima ha introdotto il contributo per minori figli di donne vittime di femminicidio, ha già previsto il rifinanziamento del fondo per gli orfani con altri 200mila euro. Infine, il 3 dicembre presso la casa della salute Santa Caterina della Rosa, a Roma, prenderà il via un corso di formazione per gli operatori socio-sanitari e le operatrici dei centri antiviolenza.

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