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“CHRISTIAN CAPPELLUTI LA BELLEZZA DELL’INCONTRO”, SE NE PARLA ALL’UNIVERSITA’ EUROPEA

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Un giovane come molti altri, un giovane unico nel suo genere. Due frasi apparentemente contraddittorie racchiudono il significato più profondo dell’esistenza di Christian Cappelluti, un ragazzo precoce, fin da adolescente, poeta dell’amore (divino e umano) e risoluto nel coltivare la vocazione di musicista, percepita come un dono per sé e per gli altri.

Christian è morto 20 anni fa, neppure ventitreenne, per un rarissimo e improvviso disturbo ematico, le cui origini cliniche rimangono a tutt’oggi incerte. Eppure sul suo forum centinaia di persone, anche chi non l’ha mai conosciuto, continuano a parlargli come a un amico presente.

Tanti gli lasciano lettere e messaggi sulla sua tomba ad Anzio, o ascoltano le sue canzoni, scoprendovi sempre nuovi messaggi di speranza per affrontare delusioni e ostacoli della quotidianità. Laici e religiosi trovano nei suoi brani e nei suoi scritti fonte d’ispirazione, dallo spettacolo teatrale di Antonio Racioppi, “In nome del figlio” alle omelie intense di Padre Antonio Spadaro o alle riflessioni del Cardinale Gianfranco Ravasi.

Una vita, quella di Christian, spezzata precocemente, eppure capace di lasciare un segno straordinario in chiunque abbia incontrato lui, personalmente, o la sua “eredità” oggi testimoniata dalla Fondazione e dal liceo classico e musicale che ne portano il nome, voluti dai suoi genitori.

L’incontro con Christian colpiva e colpisce ancora oggi anche per il suo saper fondere sogno e rigore, passione e concretezza realizzativa. Lo confermano i ricordi delle persone che ebbe più vicine, ma anche di grandi personalità della musica come Mina, Red Canzian o il grande agente discografico americano Owen Sloane.

«Era uno di quei rarissimi giovani uomini che ti fanno sperare che questo mondo possa andare avanti, possa migliorare», ha scritto di lui Mina.

Del giovane Cappelluti si parlerà martedì 2 aprile 2019, alle 14.30, in una conferenza-dialogo all’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), dal titolo “Christian e la bellezza dell’incontro”.

Dopo il saluto del Rettore, Padre Pedro Barrajón L.C., interverranno: Luciano Regolo, condirettore dei settimanali “Famiglia Cristiana” e “Maria con te”, autore del libro “Storia di Christian. Ogni vita è per sempre”, la biografia di Cappelluti pubblicata di recente da San Paolo, e Carlo Climati, giornalista e bassista.

Nel corso dell’incontro sarà proiettata una video-testimonianza di Padre Antonio Spadaro S.J., Direttore de “La Civiltà Cattolica”, che ha analizzato a fondo i testi e la musica dei brani di Christian dopo averlo conosciuto da liceale nei corridoi dell’Istituto Massimo, a Roma e ha scritto l’introduzione al volume di Regolo.

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