VALLE GALERIA SARA’ UN PARCO AGRICOLO, MAI PIU’ IMPIANTI
Allargare il parco della Valle Galeria per impedire che l’area industriale dove sorgono 11 impianti industriali e dove un tempo si estendeva la discarica di Malagrotta possa ulteriormente allargarsi. È questa l’intenzione della delibera 163 del 2018 a prima firma della consigliera M5s Simona Ficcardi intitolata “Azioni di salvaguardia per la Valle Galeria e l’Agro Romano”. L’assemblea capitolina ha approvato il provvedimento con 25 voti favorevoli, 5 astenuti e 2 contrari. “La delibera – ha detto Ficcardi illustrando il testo in Aula – chiede che venga riconosciuto sul territorio della Valle Galeria l’allargamento del parco agricolo con tutte le azioni e i vincoli previsti. È una delibera importantissima per la messa a tutela del territorio ed è raro che si discuta un provvedimento così in quest’Aula, per questo mi dispiace vedere così tanti assenti. La Valle Galeria è un territorio che nel raggio di meno di due chilometri l’uno dall’altro vede 11 impianti industriali che trattano rifiuti e non. È un esempio lampante di come insediamenti industriali sprovveduti rechino danni alla salute dei cittadini e non convengano a livello costi-benefici in base alla ricaduta di ogni impianto e progetto: parliamo di vite sacrificate per profitti privati che non potranno essere risarcite”. Ficcardi ha poi tirato una stoccata anche alla sua maggioranza: “Nonostante il territorio sia stato martoriato per 45 anni con la discarica di Malagrotta, dopo l’incendio del Tmb Salario è stato individuato un sito temporaneo di trasferenza a Ponte Malnome, scelta per cui ho manifestato la mia sofferenza, un dolore per quel territorio che fa i conti con un passato e un presente di impatto tremendo sul territorio”. E proprio sull’ex cava di tufo che fino a giugno sarà uno dei siti di trasferenza di Ama Ficcardi, insieme al presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco ha protocollato una seconda delibera che ne cambi la destinazione d’uso. “Così non sarà più possibile stoccare lì i rifiuti”, ha spiegato la consigliera. La delibera approvata oggi è stata ampiamente modificata da un maxiemendamento presentato dalla stessa Ficcardi per “accogliere tutti i contributi tecnici degli uffici e dello staff dell’assessore Montuori che hanno integrato e valorizzato la delibera”. In particolare con l’emendamento si dà mandato agli uffici di predisporre la variante urbanistica che permetterà in concreto l’ampliamento del parco agricolo Arrone Galeria. E mentre il gruppo di Fratelli d’Italia ha deciso di astenersi sul provvedimento, proprio sulla variante urbanistica la delibera ha ricevuto il No dei consiglieri del Partito democratico che temono che, come ha spiegato il capogruppo Giulio Pelonzi, che “Da un’idea giusta si possano innescare effetti che invece di tutelare l’area la mettano in pericolo”. Il consigliere ha ricordato come in consiglio regionale sia stata già approvata una mozione bipartisan per la tutela ambientale e paesaggistica della zona, mentre questa delibera per Pelonzi “contiene una variante urbanistica nascosta” e rischia di “rendere ancora più difficile la tutela del parco”. “Così – ha proseguito Pelonzi rivolto ai suoi colleghi del M5s – chiunque ricorrerà al Tar vincerà. Ci stiamo prendendo in giro e ve lo può dire chiunque”.