Fatti di Roma

US ACLI; APERTA IN CAMPIDOGLIO LA NUOVA STAGIONE SPORTIVA

Tavolo presidenza


La sala della Protomoteca capitolina è stata la sede nella quale ha preso il via la nuova stagione sportiva delle ACLI che ha anche festeggiato i 50 anni di attività.

A Roma l’Associazione conta oltre 25.000 soci, iscritti a 225 associazioni e società affiliate.

La US ACLI sostiene da sempre l’attività ludico sportiva con particolare riferimento alle persone esposte a rischio emarginazione, perchè lo sport è  “responsabilità sociale” afferma con convinzione  il suo presidente, Luca Serangeli. Le parole ricorrenti e fondanti dell’Associazione sono dignità, inclusione, integrazione, salute, libertà di espressione, lealtà e rispetto.

Parole che definiscono un impegno civile importante soprattutto nell’attuale momento storico, parole come “inclusione” che stanno a significare ragazzi diversamente abili, residenti stranieri, ragazzi delle periferie e dunque sempre situazioni di disagio presenti nella Capitale.

Un modo diverso diretto e gioioso di sensibilizzare alla solidarietà che entra nelle scuole, nelle parrocchie e negli oratori, nelle carceri e nelle case famiglia.Una grande possibilità di creare quella coesione sociale attorno ad un progetto che nella nostra città, come del resto in tutto il Paese, stenta a venir fuori per diffidenza, chiusura, timore dell’altro.

Mens sana in corpore sano diceva Giovenale, ma oggi lo sport ha un significato in più: significa creare possibilità di inserimento, di miglioramento della qualità della vita, di cambiamento della comunità.”

Il Presidente delle ACLI qust’anno scrive a Papa Francesco una lettera per renderLo partecipe di tutto questo: per raccontare  della squadra “Ercolini di Don Orione” di bambini rom (oltre 100)  che si sono distinti nello sport come nel comportamento; per parlare dei ragazzi disabili finalmente integrati con i coetanei normodotati;  del torneo delle parrocchie Giovanni Paolo II che riunisce 40 squadre di atleti tra i 18 e i 45 anni rappresentanti  Diocesi romane  e che non badano alle diversità di  fede religiosa né di nazionalità.

Ma soprattutto chiede la collaborazione del Santo Padre  per un ennesimo gesto di solidarietà: “abbiamo pensato di chiederLe di segnalarci 15 giovani provenienti dalle zone più povere della sua Diocesi, da inserire gratuitamente nei corsi sportivi della prossima stagione..con un solo obiettivo:  realizzare il bene comune, che rappresenta il fine della nostra missione”

La lettera scritta nel giorno in cui si celebra il santo dei poveri S.Francesco, ribadisce l’impegno quotidiano della US ACLI Roma a favore del ruolo che lo sport ha acquisito nella nostra società, evidente nel  motto scelto per la nuova stagione “sport e solidarietà sociale”:  chi meglio di Papa Francesco può recepire questo messaggio, Lui che ha scelto di chiamarsi come il santo dei poveri e degli umili, Lui che predica un rinnovo della Chiesa sulle basi della vera solidarietà e di una rinnovata  carità cristiana?

Impegno, sacrificio e rispetto delle regole possono essere insegnati dalla pratica sportiva, così come lo spirito di gruppo e la coesione sociale, la condivisione di fini comuni e la  normalità della diversità .

Fare sport dunque non è una cosa in più, ma un modo di realizzare una società migliore e la US ACLI da 50 anni porta avanti questo impegno …auguri di buon proseguimento per i prossimi 50 anni!

Daniela Pieri

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