SPORT: 18ESIMA APPARIZIONE DELLA NAZIONALE RUGBY AL 6 NAZIONI: 3 LE PARTITE ALL’OLIMPICO
L’Italia del Rugby diventa maggiorenne. Per il diciottesimo anno consecutivo, infatti, la nazionale azzurra parteciperà al 6 Nazioni che per questa edizione vedrà ben tre partite ospitate nella Capitale. Per il quinto anno consecutivo lo stadio Olimpico si prepara ad accogliere il massimo torneo rugbistico europeo che prenderà il via per la nazionale le Italiana il 5 febbraio con il delicato match contro il Galles. L’11 febbraio saranno i forti irlandesi a scendere sul prato dell’Olimpico per sfidare Parisse e compagni; mentre l’11 marzo sarà la volta dei galletti francesi. 6 Nazioni non vuol dire però solo rugby maschile visto che la nazionale femminile comincerà la sua avventura nel torneo di categoria il 4 febbraio a Jesi contro il Galles.
“Siamo diventati maggiorenni e credo che tutto il mondo del rugby sappia quanto sia importante per il movimento avere casa come l’Olimpico, poter ospitare delle partite ed essere protagonisti in questo torneo”, ha sottolineato il presidente del CONI, Giovanni Malagó, prima di ricordare di non essersi “mai perso una partita del 6 nazioni anche quando non ero presidente del CONI: le ho viste tutte e ricordo la scommessa vinta dell’azzardo di passare dallo stadio Flaminio all’Olimpico perché non era così scontato riuscire a fare bene. Ed il terzo tempo è stato un successo nel successo”. Infatti, come per le precedenti edizioni il grande rugby sarà protagonista anche fuori dal campo con il Terzo Tempo al Peroni Village dopo ogni match, ma sopratutto grazie all’iniziativa ‘IV Tempi Rugby e Cultura’. Come per la precedente edizione, e grazie alla partnership con il Ministero dei Beni Culturali e Roma Capitale, il progetto consentirà ai possessori di un biglietto per le partite di accedere gratuitamente ai Musei della Capitale fra cui la Galleria Spada, il Museo dell’Alto Medioevo, il Museo Nazionale di Palazzo Venezia ed il museo Nazionale di Castello S.Angelo ed i Musei Capitolini.
“Non è la prima volta che vedete, e non sarà l’ultima, il logo del Mibact accanto a quello del CONI: specie in un paese come l’Italia questo binomio può portare a grandissime sinergie e questo protocollo d’intesa e la punta dell’iceberg di questo lavoro”, ha sottolineato Paolo Masini, consigliere del Ministro del Beni Culturali, Dario Franceschini. “Roma è ben orgogliosa di poter ospitare il 6 Nazioni e sosteniamo fattivamente l’evento innanzitutto coinvolgendo i municipi interessati. Abbiamo predisposto un piano di mobilità ad hoc ‘Roma gioca sostenibile’ e promuoveremo l’evento tramite gli spazi pubblicitari del Comune”, ha invece sottolineato l’assessore allo Sport di Roma Capitale, Daniele Frongia, prima di ricordare “l’iniziativa con la Federugby per portare quasi 15 mila studenti allo stadio”.
Infine, secondo Rita Visini, assessore allo Sport della Regione Lazio, “in una stagione di chiusura e paura è fondamentale riappropriarci degli spazi che rappresentano le nostre comunità scommettendo sull’inclusione sociale: il 6 Nazioni rappresenta questo perché è un momento di festa ed apertura per Roma ma anche per l’intera regione”.