SONO OLTRE 50MILA I PRECARI DIPLOMATI CHE RECLAMANO IL DIRITTO ALL’ASSUNZIONE NELLA SCUOLA
“Sono più di cinquantamila i maestri e le maestre che hanno un titolo di diploma magistrale conseguito entro il 2001 che è stato ritenuto valido dal Presidente della Repubblica per l’insegnamento: però paradossalmente, in Italia vale per fare le supplenze delle graduatorie d’Istituto ma non per fare le supplenze delle graduatorie ad esaurimento e per essere assunti di ruolo. Addirittura alcuni di essi, 5000, sono stati assunti con riserva nei ruoli della pubblica amministrazione, della scuola, hanno superato l’anno di prova e ora si ritroveranno ad esser cacciati dalla scuola. Tutto questo quando il Consiglio di stato per ben sette volte aveva definito valido il titolo per essere assunti nello Stato, e tutto d’un tratto ha cambiato idea. Così non si risolve la situazione del precariato”. Così Marcello Pacifico presidente dell’Anief, in un’intervista al Gr1 Rai.
“Lo sciopero di lunedì 8 – prosegue – non è contro una sentenza, ma per rispettare i diritti: il diritto comunitario di chi da anni insegna nelle nostre scuole e vuole essere stabilizzato, perché da anni giudica i nostri figli; il diritto di chi non ha nessuna fase transitoria, il diritto di chi al pari di altri, con l’abilitazione vuole insegnare, perché spesso la sua vita è questa. L’insegnamento non può essere valido solo per fare il supplente, ma deve essere valido anche per essere assunti di ruolo”.
“Sciopero e manifestazione a Roma – aggiunge – davanti al Miur e ad alcuni dei più importanti uffici scolastici regionali d’Italia per far capire alle famiglie che questo personale è a contatto ogni giorno con i nostri figli, li ha educati; basti pensare che il 60 per cento delle maestre e maestri in Italia è over 50, perciò ha il titolo di diploma magistrale, quindi non si capisce perché chi l’ha conseguito entro una certa data non abbia il diritto, come gli altri, di insegnare ai nostri figli”.