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SOCIALE; STREET ART, UN FENOMENO DA LEGALIZZARE

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Quello della Street art è un fenomeno artistico in progressivo aumento in tutta Europa e anche nella nostra città.

Gli artisti di strada esistono da sempre e a Roma sono chiamati madonnari. Quelli che un tempo adoperavano gessetti colorati e tempere oggi utilizzano bombolette spray. Al posto delle tele o dell’asfalto di strada miniano i muri. I loro disegni e i loro dipinti sono delle vere e proprie opere d’arte. Non si può confonderli con chi sfoga il proprio disagio imbrattando muri e carrozze ferroviarie. Sono due filosofie diverse e anche due risultati differenti.

Partendo proprio da questo presupposto il comune di Roma vuole dare il giusto valore all’arte graffitara e, legalizzare questa professione con delle regole ben precise. La speranza è di arginare il più possibile gli atti vandalici nella nostra città e, attribuire il giusto valore a questa forma espressiva.

Così proprio in queste ore, l’assemblea capitolina, sta lavorando al Regolamento sulla Street art. Questo regolamento nasce da una proposta delle commissioni Cultura e Scuola di Roma Capitale. L’intenzione è di indicare ai quindici municipi le linee guida per la destinazione e l’utilizzo delle aree più degradate della città, da parte degli artisti urbani.

Lo scopo è di recuperare gli edifici imbrattati dalle scritte illegali attraverso piccole opere d’arte contemporanea. Saranno così i Municipi a dover identificare i luoghi da destinare alla Street art, creare dei veri e propri circuiti turistico-espositivi di queste opere così da riqualificare soprattutto le periferie.

In questo modo il comune capitolino legittima e riconosce la Street art come una vera e propria forma d’arte contemporanea. Un’ipotesi allo studio dei tecnici, per esempio, è quella di creare un percorso artistico legato alla storia di Augusto in occasione del suo bimillenario. Ma lo studio della Street art potrebbe addirittura essere inserito nella formazione scolastica degli studenti romani e, utilizzare questa disciplina moderna per insegnare ai giovani un uso consapevole e legale del libero spray urbano e offrire loro nuovi stimoli alla creatività.

In tal senso è utile ricordare l’esperimento di qualche anno fa del preside Mario Rusconi, in quel momento dirigente del Liceo Newton di Roma, che agli studenti della sua scuola diede l’opportunità di dipingere parte dei muri esterni e di quelli interni all’edificio con i loro murales, in cambio di mantenere muri e pareti della scuola puliti da ogni altro scarabocchio.

L’esperimento è perfettamente riuscito e, malgrado sia cambiato il preside, ancora resiste. A questa legittimazione del comune di Roma alla Street art si aggiunge anche l’evento “Avanguardie urbane Roma Street art Festival 2014” che promuove Roma a capitale europea della Street art. Da marzo a luglio nella nostra città vedremo all’opera oltre trenta tra i migliori artisti internazionali e italiani di Street art.

Il loro intervento inciderà sull’ambiente urbano per trasformare in maniera permanente la riqualificazione di alcuni quartieri della città. Se da un lato è l’evoluzione dello Street artist, che in sinergia con la figura professionale del city curator studieranno di volta in volta come e quali interventi eseguire, nel rispetto dell’insieme urbano del luogo.

Dall’altro è l’apertura della città di Roma a nuove forme d’arte a cielo aperto, in cui la città diventa un grande laboratorio artistico. In attesa dell’evento conclusivo di fine luglio, organizzato dal Festival con Roma capitale e Macro, che vedrà una conferenza internazionale sul futuro panorama visivo della città e una grande mostra gratuita al Macro Future di Testaccio, possiamo iniziare ad ammirare la prima opera del festival sull’edificio Atac Dco Garbatella dell’artista tedesco Clemens Behr.

Alfonso Benevento

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