SOCIALE: DAL CAMPIDOGLIO ASSENZA DI PROGETTUALITÀ’ E DI PROPOSTE PER LA DISABILITA’
Non è un mistero che tra l’associazionismo romano impegnato a diverso titolo nel welfare a Roma e l’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale ci siano profondi problemi non solo di prospettiva, ma anche di rapporti umani. Molte realtà da noi interpellate denunciano il fatto che non c’è più nessun tipo di dialogo con l’assessore Cutini, anzi molti ammettono che non c’è mai stato.
La Giunta Marino si è insediata da tre mesi e ancora non si è stabilito un rapporto stabile con tutto l’associazionismo romano. Non basta chiamare ai tavoli sul sociale solo alcune associazioni occorre coinvolgerle tutte.
Sul tema della disabilità poi il silenzio è di tomba. Esiste un delegato? L’assessore si occuperà direttamente di questa tematica molto delicata e sensibile?
Viste le prime anticipazioni di un metodo di lavoro per noi non comprensibile, abbiamo il velato timore che anche il mondo dell’handicap avrà grosse difficoltà e una profonda delusione.
Ci auguriamo che quanto prima l’assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale si confronti e prenda contati con le tante realtà che a Roma si occupano di disabilità dal don Orione al don Guanella, dal don Calabria al don Gnocchi fino all’UNITALSI, etc.
Ad oggi nessuno segno di vita dal Campidoglio.
Meno di una settimana fa molte associazioni cattoliche avevano chiesto al sindaco e all’assessore Cutini un incontro pubblico senza avere nessun tipo di riscontro. Questo metodo non serve a Roma, ma alimenta i malcontenti e le distanze con cittadini e i territori.
Oggi l’unico punto di riferimento in questa nostra città rimane il volontariato e la grande opera svolta dalle parrocchie e dalla Caritas e da tutte quelle realtà impegnate da sempre accanto agli ultimi da Sant’Egidio al centro Astalli, fino alle Acli. Ma il Comune dov’è? Non bastano più i proclami è arrivato il momento di metterci la faccia. Marino e la Cutini lo faranno?
il direttore