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SIMULAVANO ACQUISTO LIBRI PER INTASCARE ‘BONUS CULTURA’, 4 INDAGATI

Beni mobili e immobili sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione del gip dopo la richiesta della Procura capitolina, nei confronti di 4 persone, accusate di una frode ai danni dello Stato per circa un milione di euro. Le indagini in particolare hanno permesso di fare luce su un’attività che, attraverso i social network, proponeva, previa decurtazione di un compenso, la monetizzazione del voucher ai neo-diciottenni beneficiari del bonus ”Cultura-18app”.

Dagli accertamenti svolti, è emerso che due librerie della Capitale, accreditate dal Ministero per l’acquisto di beni e servizi culturali attraverso il bonus e alcuni soggetti, che tramite profili Facebook e Instagram creati ad hoc procacciavano alle prime i ”clienti”, simulavano l’acquisto di libri al fine di incassare, talvolta in accordo con i giovani, il contributo ministeriale.

Successivamente, i titolari delle librerie, che provvedevano a inserire i voucher nella piattaforma informatica del Ministero, richiedendo il rimborso integrale dell’importo, versavano parte del contributo sia ai procacciatori che ai giovani compiacenti. Il sistema fraudolento ha permesso di conseguire l’indebito rimborso di 3.527 voucher, pari a circa 960.000 euro. I destinatari del provvedimento cautelare, che segue quello di oscuramento dei profili social illegali di recente eseguito dai militari, sono indagati per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.

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