SEMPRE PIU CONTAGIATI UNDER 50, MOLTI SENZA SINTOMI
Al momento “non mi risulta” che qualche Regione abbia chiesto di trasferire pazienti Covid in un’altra per mancanza di posti letto. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa sull’aggiornamento epidemiologico. “Credo semmai – ha aggiunto – si siano attivati più meccanismi di ausilio e supporto intra-regionali”.
La quota dei pazienti asintomatici è costante, e si attesta intorno al 50 per cento mentre la quantità delle criticità “è ancora contenuta ma, aumentando la base, questa cifra cresce mettendo in difficoltà i sistemi sanitari”, ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro chiarendo inoltre che “l’età mediana” dei nuovi contagiati “sta aumentando costantemente” ed oggi è risalita “a quasi 50 anni”.
Preoccupa la curva dei ricoveri che sta “crescendo rapidamente” sia per terapie intensive che ricoveri ordinari. Siamo “vicini alla soglia critica” del 30 per cento, ha aggiunto. Superando il 30 per cento, “i letti disponibili per altre attività sanitarie” invece diminuiscono. Venendo alla differenziazione su base regionale, Brusaferro ha chiarito che “quasi tutte le regioni sono considerate a rischio alto e che sono sopra il valore Rt 1 e in alcuni casi sfiorano anche il 2. Su questo bisogna prestare attenzione perché la circolazione è significativa”. Ad ogni modo, i dati mostrano che ci sono differenze importanti fra le regioni” ma il nostro Paese “supera la soglia di rischio”. Secondo Locatelli “il valore Rt, che attualmente è stabile, mostra che c’è una decelerazione dei contagi. Avere un valore stabile va letto in modo positivo e ci aspettiamo che nel corso dei giorni, i dati possano ulteriormente migliorare”. Questo grazie “alle ultime misure introdotte”.
Su vaccini ed anticorpi monoclonali Locatelli ha aggiunto che “non si può non salutare con apprezzamento l’informazione che uno dei candidati vaccini, arrivato alla fase 3, ha dato dei risultati particolarmente apprezzabili in termini di protezione”. Con “il ministro della Salute ed Aifa si è già iniziato a ragionare sulla problematica” relativa alla diffusione del vaccino quando sarà sul mercato “e ad elaborare una strategia per la distribuzione del vaccino”.
Per quel che riguarda i ricoveri ospedalieri “notiamo una tendenza in aumento e soprattutto un incremento dei ricoveri in terapia intensiva”. Lo ha affermato il professor Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, commentando la situazione epidemiologica nel Paese. Per il professor Rezza “la situazione giustifica interventi più restrittivi, specie nelle Regioni più colpite”.