SAPIENZA, LA RETTRICE VINCE IL PREMIO MARISA BELLISARIO
La Commissione esaminatrice del Premio Marisa Bellisario ha decretato le vincitrici della 33esima edizione del premio Marisa Bellisario. Per la categoria Istituzioni, la Mela d’Oro va ad Antonella Polimeni, prima Rettrice donna della Sapienza Università di Roma in oltre 700 anni di storia. Lo comunica in una nota l’università Sapienza di Roma.
“È per me un onore tutto particolare ricevere questo riconoscimento, così prestigioso e ricco di significati, ispirato alla figura di Marisa Bellisario, che ha rappresentato un modello di impegno e uno stimolo per tante donne – sottolinea la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni -. Desidero dedicare il Premio alle tante ragazze che si affacciano al mondo dell’università e del lavoro, affinché sappiano essere coraggiose nel fissare i propri obiettivi e tenaci nel raggiungerli.”
“Le donne al centro della ripartenza: è questo il messaggio della 33esima edizione del premio Marisa Bellisario ‘Donne che fanno la differenza’, che si terrà il primo luglio presso gli Studi Rai Fabrizio Frizzi di Roma e andrà in onda su Rai1 il 17 luglio”.
“Questa 33esima edizione – dichiara Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario – arriva dopo un periodo lungo e faticoso. Questi mesi sono stati complicati per tutti, soprattutto per le donne. Ora siamo a un punto di svolta. Le giuste battaglie, quelle per l’occupazione femminile e per la parità di genere, sono state finalmente rimesse al centro delle agende politiche. Ma per ripartire c’è bisogno anche di speranza. Per questo il Premio Marisa Bellisario di quest’anno è dedicato a quelle donne – manager, imprenditrici, medici, scienziate, giornaliste – che hanno conquistato i ruoli apicali nei rispettivi settori. Perché il loro esempio ci indica la via verso il futuro che vogliamo. Ringrazio quindi la Rai e il Direttore di Rai1 Stefano Coletta, per gli sforzi fatti per non mancare l’appuntamento con il talento e l’eccellenza femminile, che quest’anno ha un messaggio chiaro, quello della speranza”.