ROMA, DAL COORDINAMENTO PERIFERIE 6 PROPOSTE PER LA RIGENERAZIONE URBANISTICA
Le periferie non ci stanno più ad essere abbandonate e per questo, grazie al Coordinamento Periferie di Corviale, Statuario Torbellamonaca, Torpignattara e Torrespaccata durante il convegno “Cantiere Aperto. Periferie: adesso parliamo noi” che si svolgerà alle 4 di questo pomeriggio presso la Città dell’altra economia in Largo Dino Frisullo, zona Testaccio, verranno sottoscritte sei proposte da sottoporre ai candidati sindaco di Roma per la rigenerazione urbana del territorio.
Il testo nasce dalla convergenza su tematiche fondamentali da parte di una grande pluralità di soggetti, dal cittadino singolo alle università, passando per i centri di ricerca e le associazioni, per creare almeno una base per arginare la crisi e il collasso di zone deboli o in difficoltà; progettualità di lungo respiro, basata sull’individuazione di un modello di sviluppo, sulla valorizzazione delle risorse spesso ignorate che nelle periferie si nascondono, e sulla partecipazione dei cittadini e delle loro organizzazioni sono le proposte teoriche e motivazionali alla base di tutto.
Ecco le sei richieste:
1. Promuovere un forum dedicato alle periferie e quindi alla Rigenerazione Urbana entro la seconda decade di luglio.
2. L’abolizione dell’Assessorato alle Periferie e la costituzione dell’Assessorato per la Rigenerazione Urbana, attraverso la realizzazione di una effettiva interdisciplinarietà, che abbia funzioni e poteri di riconosciuto coordinamento.
3. La definizione di un nuovo organigramma dell’Amministrazione, che dia funzioni e poteri a Dipartimenti responsabili, che dovranno collaborare con chi verrà incaricato di coordinare i progetti individuati.
4. L’attivazione di sperimentazioni nelle cinque Periferie, congiuntamente con tutti i soggetti pubblici e privati interessati, che entro un anno definiscano contenuti, scelte e procedure per avviare le attuazioni. Il cosiddetto stato avanzamento lavori dovrà avere tempi, modalità e responsabilità note e forme di comunicazione partecipate. Va individuato un Responsabile del progetto, che abbia le competenze per coordinarlo e per seguire il suo iter amministrativo e interistituzionale.
5. La definizione di un modello di sviluppo delle periferie, che renda protagonisti i cittadini, le presenze territoriali e che preveda le necessarie connessioni con l’Area metropolitana, con la Regione Lazio e la governance nazionale, oltre che con i settori produttivi pubblici e privati.
6. La sottoscrizione di un Accordo di Programma o altro atto similare, che renda procedibile il progetto condiviso tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati.
Consapevoli che gestire questa fase di transizione è un’impresa piuttosto difficile se affrontata da soli, soprattutto per vari problemi di sicurezza e legalità nelle zone, sarebbe prevista la partecipazione di Ater – Regione e di Roma Capitale per aiutare le persone durante la fase di cambiamento.