Fatti di Roma

ROMA: AL QUADRARO UN MURO PER ABBATTERE LE BARRIERE CULTURALI

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Si sa che in città come in provincia la quotidianità si vive nei quartieri.Grandi o piccoli non importa, sono pur sempre il nodo da cui parte la vita di ognuno di noi.

Ci si creano i punti di riferimento: dal lattaio al supermercato, dall’oratorio alla parrocchia, dall’ufficio postale alla banca, dalla scuola al medico di famiglia.  Tutte espressioni del nostro essere giornaliero e dello scorrere, con semplicità, la vita di ogni giorno.

Il vicinato lo viviamo un po’ tutti, giovani, anziani, bambini, adulti. Certo, poi, per lavoro ci si può anche spostare da una parte all’altra della città, ma alla fine della giornata ogni sera si ritorna nel proprio rione. E’ proprio lì che ci sentiamo coccolati e protetti da quei rumori, da quelle voci e da quei profumi che fanno l’identità della nostra zona.

Tra le tante iniziative che Roma ci offre, quella che il quartiere Quadraro ha messo in piedi in questi giorni, ritengo sia molto importante per due aspetti fondamentali: quello sociale e quello educativo. Il progetto street-art nato nel 2010, si pone come obiettivo creare un museo all’aperto, in cui i muri bianchi di via del Pisone sono la grande tela per l’artista.

Focus del progetto è ridare colore, luce e vita a quelle pareti spesso ingrigite dallo smog, a volte maltrattate con scempi di scritte e manifesti logori. Ron English, street artist statunitense, per molti considerato erede di Andy Warhol, è l’artista che sta realizzando le sue opere, ovvero “sta portando un po’ di lui nel quartiere”.

Così, in questa strada del Quadraro un po’ in salita, si possono osservare le sue creature nel colore in cui lui le esprime. Con quelle ombre tridimensionali che le rendono straordinariamente verosimili. Espressioni di personaggi contemporanei di tinte forti, in cui ognuno può ritrovare una parte di se stesso.

Una tela sempre disponibile, a ogni ora del giorno e della notte, dove ci si può soffermare con i propri pensieri, ritrovare le proprie emozioni.

Murales al Quadraro
Murales al Quadraro

L’aspetto sociale del progetto, che più mi colpisce, è come in una realtà di quartiere si voglia portare l’arte tra la gente comune. Tra tutti indistintamente, perché per necessità o per curiosità da via dei Pisoni ci si passa. Non occorre essere amanti o appassionati d’arte per vedere questa tela a cielo aperto, per sorridere e per pensare davanti a quello che una volta era solo un anonimo muro bianco di quartiere.

Una vera rivoluzione educativa dell’arte, che insegna a esprimere i propri stati d’animo con rispetto. Arte che abbellisce e arricchisce senza imbrattare o manomettere. Educazione a quell’arte e alle sue espressioni visive, che fa pensare e ripensare.

Murales al Quadraro
Murales al Quadraro

Educare e imparare a vivere il proprio quartiere con rispetto. Custodire gelosamente e mostrare a tutti, con orgoglio, la zona in cui si vive.

Questa iniziativa potrebbe valere come suggerimento per gli amministratori della nostra città, realizzare tante via dei Pisoni per ogni quartieri. Quelle vie in cui si educano i writers a creare e non imbrattare.

Quelle vie in cui si realizzano scuole di arte e pittura quasi a costo zero, ma soprattutto per tutti. Quelle stesse vie in cui il dibattito e il ritrovo si fanno anche intorno ad un muro dipinto ad arte.

Alfonso Benevento

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