RINASCE LA BANCHINA SUL LUNGOTEVERE TESTACCIO, ALLA LUCE I RESTI DEL PORTO FLUVIALE
Rinasce lungotevere Testaccio a Roma, tra ponte Sublicio e ponte Testaccio. Questa mattina, sulla banchina interessata dai lavori di manutenzione straordinaria degli argini e dell’alveo del tratto in questione, si è svolto un sopralluogo dell’assessore della Regione Lazio alla Tutela del territorio, Fabrizio Ghera, per verificare l’andamento dei cantieri.
Il tratto interessato dai lavori, finanziati con circa 350mila euro ed effettuati dalla Regione Lazio, interessano un chilometro di banchina, a livello del fiume, prima totalmente lasciata all’incuria, con la presenza di discariche abusive insediamenti illegali. Il cantiere in corso permetterà il ripristino funzionale della banchina. Sono stati già rimossi 30 insediamenti e 40 tonnellate di rifiuti composti prevalentemente da imballaggi, ingombranti, plastiche, vetro e ferro.
Infine, si è intervenuti per rimuovere circa 11mila tonnellate di sedimenti. L’intervento, che riportato alla luce i resti dell’antico porto fluviale romano.
“Con questi fondi- ha spiegato Ghera- abbiamo iniziato a luglio un lavoro che ha portato allo sbancamento dell’area, alla sua pulizia e messa in sicurezza e al recupero di alcuni muraglioni, tra cui alcuni tratti di epoca romana. Dopo, con fondi giubilari, si potrà effettuare la ripavimentazione. Qui prima non era transitabile per la presenza di vegetazione, rifiuti e insediamenti abusivi. A fine novembre questo primo step sarà concluso. Poi penseremo al secondo step” che dovrebbe prevedere la nuova pavimentazione e forse una ciclabile.
L’intervento si inserisce all’interno di un accordo quadro di manutenzione del Tevere che prevede complessivamente 16 interventi su 25 chilometri.