POVERTÀ, DANESE: CON SPORT E LAVORO “NUOVI TRAGUARDI” PER MILLE FAMIGLIE
Da un lato aiutare i giovani svantaggiati alla pratica sportiva e dall’altra sostenere i genitori disoccupati o inoccupati in un percorso di inclusione lavorativa. Questo il progetto ‘Nuovi Traguardi’ con cui il Comune di Roma si prepara a partecipare all’avviso pubblico della Regione Lazio emesso per il Programma Fondo Sociale Europeo, nel quale si colloca la più ampia iniziativa ‘Sblocchi di Partenza’ rivolta a ragazzi tra gli 11 e i 19 anni provenienti da famiglie che versano in condizioni di grave disagio economico e sociale.
L’ok alla candidatura di Roma Capitale è arrivato lo scorso 13 ottobre dalla Giunta capitolina. Con questo progetto l’amministrazione intende promuovere percorsi di inclusione sociale attiva in una forma più innovativa e qualificata, superando “una logica assistenzialista, proponendo invece una socializzazione positiva nel gruppo sportivo, e la costruzione di percorsi di autosufficienza. In questo senso sia il minore coinvolto nello sport sia i genitori, attivi nelle ricerca di un lavoro, si muovono verso ‘nuovi traguardi’, ovvero verso una vera e propria emancipazione dal circuito assistenziale”.
La delibera approvata in Giunta intercetta un bacino di 1.000 giovani, già in carico ai Servizi Sociali territoriali di Roma Capitale e i loro rispettivi genitori (almeno un genitore per nucleo), in stato di inoccupazione o disoccupazione. I minori, spiega il documento, “sono stati individuati sulla base di criteri stabiliti dalla Regione Lazio”. Si tratta, infatti, di giovani che vivono “situazioni di vulnerabilità sociale e stato di disoccupazione o inoccupazione di uno o di entrambi i genitori”. Su questo, però, il comune di Roma ha chiesto alla Regione di “considerare la possibilità che, al progetto in questione, possano partecipare anche una quota parte di minori, prossimi alla maggiore età: non accompagnati in tutela al Sindaco di Roma o allontanati dal proprio familiare”.
“Si tratta di un progetto che prende in carico l’intero nucleo familiare – ha spiegato l’assessore di Roma Capitale alle Politiche sociali, Francesca Danese – un modello nuovo e innovativo che inizierà a fine dicembre. I fondi stanziati dalla Regione ammontano a 648mila euro per Roma Capitale, ma noi abbiamo esteso anche al comune di Fiumicino. E’ un’azione intelligente e complessiva contro le forme di povertà. Non solo creiamo una rete di inclusione lavorativa per i genitori, ma usiamo lo sport come veicolo di inclusione e prevenzione di disagio, dando ai ragazzi opportunità nuove. C’è un grande lavoro di sinergia con i Municipi, con i Col e la rete degli impianti sportivi comunali, con cui abbiamo avviato una collaborazione”.
Per quanto riguarda l’azione-monitoraggio dei percorsi di ricerca lavoro per i genitori disoccupati, questo avverrà mediante il coinvolgimento della rete dei Centri di orientamento al lavoro (Col), che collaborano con le reti territoriali dei servizi per l’inclusione sociale e l’occupazione a gestione pubblica e del privato sociale. I target degli interventi di orientamento al lavoro sarà selezionato e inviato ai Col direttamente dai Servizi sociali dei Municipi del Dipartimento Politiche sociali, sussidiarietà e salute. Stando al progetto “sarà valutato e, ove possibile, favorito l’inserimento dei genitori all’interno dei percorsi che la Rete Col promuove, o a cui aderisce, nell’ambito della collaborazione con diversi soggetti, istituzionali”. L’individuazione e la presa in carico dei ragazzi e delle loro famiglie si realizzerà “mediante la trasmissione degli elenchi di candidatura che i Municip invieranno al coordinamento centrale”. Per la realizzazione del progetto, infine, si prevede la realizzazione di una Cabina di regia, la nomina di un Responsabile di progetto e uno municipale. Un equipe di sostegno e un coordinamento inter-municipale.