POVERTÀ, BANCO FARMACEUTICO: “NEL LAZIO IN 34 MILA NON HANNO NEMMENO LE MEDICINE”
Talmente poveri da non potersi permettere nemmeno le medicine. E’ il destino 34 mila e 80 abitanti del Lazio che nel 2015 sono dovuti ricorrere al Banco Farmaceutico per avere i medicinali. La fondazione ogni anno organizza una giornata del farmaco per la raccolta di prodotti che servono per curarsi, mantenendosi in contatto con le principali aziende per i casi più urgenti, e in questi giorni ha presentato il suo bilancio.
La povertà farmaceutica è un altro risvolto della povertà più un generale. Secondo l’Istat nel Lazio nel 2015 l’indigenza ha colpito il 6,9% della popolazione contro il 5,8 del 2014. Lo scorso anno quindi, anche per venire incontro alle esigenze di queste persone, ha raccolto oltre 100 mila confezioni durante la giornata del farmaco e più di 200 mila dalle donazioni aziendali. Sempre più persone d’altronde non si possono permettere di pagare i ticket. Sembrano cifre piccole, ma per chi deve assumere diversi farmaci, a fine mese il costo non è poco: 4 euro per ogni confezione con prezzo di vendita superiore a 5 euro dispensata agli assistiti che non abbiano diritto a nessuna delle esenzioni previste dalla normativa vigente; 2,50 euro per ogni confezione con prezzo di vendita inferiore o uguale a 5 euro; 2 euro per ogni confezione con prezzo di vendita superiore a 5 euro dispensata a pazienti esenti per patologia e invalidità, non inclusi tra gli esenti totali o per reddito; 1 euro per ogni confezione con prezzo di vendita inferiore o uguale a 5 euro dispensata agli assistiti esenti per patologia e invalidità, come nel caso precedente. Insomma, se non si ha l’esenzione, il portafoglio rischia di assottigliarsi.
“Secondo un’elaborazione dell’Osservatorio Donazione Farmaci di Banco Farmaceutico sugli ultimi dati Istat disponibili, gli indigenti possono spendere solo 69 euro l’anno per curarsi (52 euro in medicinali), a fronte dei 444 euro (206,20 in medicinali) del resto degli italiani. Il 3,9% della popolazione, poi, ha dovuto rinunciare a curarsi del tutto”, afferma Paolo Gradnik, presidente del Banco Farmaceutico. ‘Tale condizione riguarda, ormai, sempre più persone che, da una situazione reddituale normale, si sono ritrovati nel baratro dell’indigenza – dice Gradnik – Sono i nuovi poveri: anziani soli, disoccupati, famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese'”.