PAPA, “NO” ALLA PRESSIONE SUGLI OBIETTORI DI COSCIENZA
Nell’omelia celebrata a Santa Marta quest’oggi Papa Francesco ha commentato il tema dell’obiezione di coscienza che ha avuto molto risalto mediatico a seguito della richiesta da parte dell’Unione Europea di adeguare gli standard italiani a quelli europei sul tema aborto. Su tale argomento il Papa ha voluto esprimere il suo no verso la “persecuzione, che definirei ironicamente ’educata’, che toglie all’uomo la libertà, anche la libertà dell’obiezione di coscienza!” e contestualizza il momento spiegando che tutto questo avviene “quando viene perseguitato l’uomo per voler avere e manifestare i valori di Figlio di Dio”.
“Vediamo tutti i giorni che le Potenze fanno leggi che obbligano ad andare su questa strada; e una Nazione che non segue queste leggi moderne, colte, o almeno che non vuole averle nella sua legislazione, viene accusata e viene perseguitata ’educatamente’…”. Una persecuzione “travestita di cultura, travestita di modernità, travestita di progresso” e dalla quale il Papa con fermezza prende le distanze.
Ma tutto questo non deve spaventare o far sentire minacciati i fedeli, anzi, Bergoglio ricorda ai cattolici come “la persecuzione è il pane quotidiano della Chiesa: la storia della Chiesa va avanti con i suoi martiri. Il martirio di Stefano – il santo che fu il primo dei martiri cristiani – innescò una crudele persecuzione anticristiana a Gerusalemme, analoga a quelle subite oggi da chi non è libero di professare la sua fede in Cristo”.
