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PAPA: IL 30/3 DA FRANCESCO BAMBINA AMERICANA CHE HA ESPRESSO IL DESIDERIO DI VEDERLO PRIMA DI DIVENTARE CIECA

papa bambini


Mercoledì prossimo, 30 marzo 2016, Papa Francesco, a margine dell’udienza generale, incontrerà, Elizabeth (Lizzy) Myers dall’Ohio, che è affetta da una malattia genetica rara (Sindrome di Usher – Tipo B ) che presto la renderà cieca e sorda. La piccola ha espresso il desiderio di potere vedere almeno una volta il Pontefice. Attorno a questo suo desiderio si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà che porterà a Roma la piccola Lizzy con la sua famiglia per potere incontrare Papa Bergoglio. Con Lei anche il papà Steve, la mamma Christine e la sorellina Kayla.

L’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) di Roma si è messa a disposizione della famiglia in occasione del loro soggiorno romano e li accompagnerà all’udienza generale che Papa Francesco terrà il prossimo 30 marzo 2016.

La Turkish Airlines ha fatto dono alla famiglia Myers dei biglietti aerei per arrivare nella Capitale, mentre l’ospitalità è stata offerta dall’Appia Antica Resort.

“Una storia commovente – spiega EMANUELE TRANCALINI, presidente dell’U.N.I.T.A.L.S.I. di Roma – che ci ha coinvolti anche emotivamente. Abbiamo messo a disposizione della famiglia Myers i nostri mezzi per L’incontro con il Pontefice e per fare comprendere ai genitori di Lizzy che non sono soli nella battaglia contro questa terribile malattia”.

“Con il nostro Progetto Bambini – aggiunge TRANCALINI – spesso siamo al fianco di famiglie che devono affrontare il dramma della malattia di un figlio e per questo sappiamo che la prima cura per loro è quella di non lasciarli soli. Sicuramente inviteremo la famiglia Myers a Lourdes in occasione del nostro consueto pellegrinaggio di ottobre per fare insieme un cammino di speranza e di fede”.

“Il Giubileo della Misericordia – aggiunge ALESSANDRO PINNA, responsabile per il Giubileo dell’U.N.I.T.A.L.S.I. – è fatto anche da storie come questa della piccola Lizzy che ha messo in moto una gara di solidarietà e misericordia senza confini”.

“Credo – conclude PINNA – che stare accanto a questa famiglia e a quelle che devono quotidianamente combattere contro la malattia dei propri figli sia un segno importante per sottolineare che Roma nonostante i tanti problemi è sempre la Capitale dell’accoglienza”.

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