PALAZZO BALEANI SARÀ UN CENTRO DI ECCELLENZA PER LA SALUTE DELLE DONNE

Con un investimento da 2,9 milioni di euro la Regione Lazio punta a fare di Palazzo Baleani, a Roma, un polo di eccellenza sanitaria per le donne.
A visitare la struttura, ieri, l’assessore alla Sanità e all’integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che è stato omaggiato con una targa per la presidenza onoraria del comitato Antigone, formato da donne molte delle quali ex pazienti del centro. “Il centro, in collegamento con il team dell’Istituto tumori Regina Elena di Roma, diventerà un polo di eccellenza – spiega l’assessore D’Amato -. Gli investimenti sono già previsti e peseranno sia in termini di tecnologia, sia in termini di ammodernamento delle strutture: per noi questo è solo un punto di inizio. E’ un investimento che facciamo convinti di far diventare questo luogo un fiore all’occhiello nella sanità”.
La struttura, dunque, non chiude: un decreto del commissario ad acta ne fa il centro avanzato per la tutela della salute della donna e la struttura acquisisce un ruolo di riferimento, operante in stretta collaborazione con le Asl, per la diagnosi e presa in carico delle donne con sospetta patologia tumorale, soprattutto con riferimento a quella della mammella e dell’apparato riproduttivo. Quindi, il Centro di Corso Vittorio Emanuele interviene sull’approfondimento del rischio di sviluppare tumori con particolare riferimento alla sospetta predisposizione genetica e conta su macchinari moderni e innovativi. “Il sistema deve fare un salto di qualità – prosegue l’assessore -. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza di un lavoro che andrà avanti. Monitoreremo costantemente attività e esiti di cura del polo. Il rilancio di questo centro è in linea con il piano regionale della prevenzione di patologie tumorali. Anche qui, infatti, vogliamo – conclude D’Amato – puntare alla promozione del coinvolgimento e della partecipazione attiva delle donne con particolare riferimento all’adozione di corretti stili di vita, dall’alimentazione all’attività fisica”.