OLTRE 6 MILA LE DOMANDE PRESENTATE PER IL BONUS TURISMO
Si sono chiusi venerdì scorso, alle ore 16, i termini per la presentazione delle domande per richiedere il bonus a fondo perduto che la Regione Lazio ha stanziato a favore di alberghi, B&b, case vacanze, guest house, campeggi, agenzie di viaggio e tour operator del territorio regionale. Si legge in una nota della Regione Lazio. “Con uno stanziamento straordinario di 20 milioni di euro a totale copertura degli aventi titolo – dichiara l’assessora regionale al Turismo e pari opportunità Giovanna Pugliese – la Regione Lazio è stata la prima regione italiana a erogare contributi a fondo perduto con l’obiettivo di dare un sostegno concreto al riavvio della stagione turistica per quelle realtà che hanno sofferto un fermo pressoché totale per oltre tre mesi e che si avviano ora ad una ripartenza che non appare né facile né rapida”. Il contributo della Regione Lazio, articolato su 3 diverse misure, prevedeva l’erogazione di un bonus una tantum da 4.000 a 8.000 euro per le strutture alberghiere, 3.000 euro per campeggi, ostelli, residenze e villaggi turistici, 1.000 euro per affittacamere e country house, e 600 euro per le strutture extralberghiere come B&b, Case per ferie, Cav, rifugi montani e ostelli per la gioventù; 1.500 euro il contributo per le agenzie di viaggio e i tour operator del Lazio.
“Le domande presentate per le 3 diverse misure hanno superato quota 6.280 – continua l’assessore regionale – Un risultato importante. La modalità di richiesta, estremamente semplificata e basata integralmente su autocertificazione attraverso un modulo online, ha consentito una rapida acquisizione delle domande. Gli uffici dell’Agenzia regionale per il Turismo, in stretto raccordo con la Direzione bilancio, stanno già provvedendo alla preparazione dei mandati di pagamento e nelle prossime settimane contiamo di liquidare i primi titolari”. Nel periodo dell’uscita del bando moltissime strutture extralberghiere hanno regolarizzato la loro posizione richiedendo il Cise – il Codice identificativo obbligatorio, introdotto nell’agosto 2015 dal Consiglio regionale e normato con regolamento nel 2017 – pur consapevoli che questo non avrebbe permesso loro di richiedere il contributo, poiché l’avviso specificava che dovevano possedere già il codice alla data del 6 aprile scorso. “Visto che l’intento della Regione Lazio è quello di sostenere il settore turistico dei nostri territori nell’ambito di un sistema ‘trasparente’ e rispettoso delle norme e dei regolamenti”, conclude l’assessore Pugliese “ho dato indicazione al direttore dell’Agenzia regionale del turismo di predisporre i provvedimenti necessari per erogare un contributo una tantum a tutte le strutture che hanno legittimato la loro attività richiedendo l’iscrizione al Cise nel periodo compreso fra il 15 maggio ed il 5 giugno 2020 e di predisporre l’erogazione di un contributo per una particolare categoria ricettiva, quella degli alberghi diffusi che non risultava compresa né fra le strutture alberghiere né fra le extralberghiere. Il turismo tornerà presto ad essere il volano dell’economia della nostra Regione”. (Com) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata