Religioni

MONS. DEL COVOLO: “ACCOMPAGNARE LE FERITE DELL’ANIMA CON COMPASSIONE E MISERICORDIA”

Mons-Enrico-Dal-Covolo


“I protocolli di trattamento medico devono essere accompagnati dalla compassione e dalla misericordia, che sono una carezza per l’anima, che ha le sue ferite e le sue malattie. Se non si conserva questo primato dell’attenzione alla persona e alla sua dimensione spirituale, l’alternativa è drammatica. L’alternativa è la ‘cultura dello scarto’, come ci ricorda Papa Francesco”. Lo ha detto mons. Enrico dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense, nell’omelia pronunciata, ieri, al Camillianum, a Roma, al temine del convegno su “l’Humanae Vitae: 50 anni dopo: tradizione, discernimento pastorale e riflessione bioetica”.

“La Grazia di Dio purifica, la Grazia di Dio trasforma, la Grazia di Dio santifica. Questo ci mostra la straordinaria vicenda di Camillo de’ Lellis. Questo ha ricordato il Beato Paolo VI agli sposi cristiani – ha aggiunto Mons. Dal Covolo – nello studio dell’enciclica l’attenzione ai suggerimenti che Paolo VI rivolse agli sposi cristiani, affinché essi, attingendo alle sorgenti della Grazia sacramentale del matrimonio, ravvivata da un’intensa vita spirituale, assumessero la vocazione alla paternità e alla maternità responsabile con fiducia e serenità”.

Il Papa si ispirava, secondo mons. Dal Covolo, a una “antropologia integrale”, quando “nel mostrare l’indissolubile associazione tra principio unitivo e procreativo degli atti coniugali, illustrava un criterio irrinunciabile per l’orientamento etico e spirituale degli atti della persona umana”.

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