MIMMO LUCANO ALLA SAPIENZA: “BISOGNA AVERE FIDUCIA NELLE PERSONE”
“Bisogna avere fiducia nelle persone, non vivere nel pregiudizio”. A dirlo il sindaco di Riace sospeso, Mimmo Lucano, nel suo intervento ieri all’università La Sapienza. “Non ci vuole molto a far prevalere il senso dell’umanità e dell’uguaglianza. È la condizione fondamentale per evitare forme di discriminazione” ha aggiunto Lucano spiegando poi: “Se siamo accoglienti riusciamo a comprendere meglio chi sta arrivando”.
L’ex sindaco di Riace è apparso commosso dall’accoglienza alla Sapienza, e ancor più lo è stato all’ingresso nell’aula, dove un coro assordante l’ha accolto e quasi paralizzato: “Siamo tutti Mimmo Lucano”, slogan ritmato a riprese e accompagnato dal battito di centinaia di mani. Ma non solo studenti, c’erano anche persone che con l’università non avevano più nulla a che vedere o semplici cittadini che erano riusciti un paio di ore prima ad entrare in un ateneo che all’esterno era presidiato da ingenti forze dell’ordine con blindati.
Numerosi anche i professori che dalle altre facoltà si sono riversati a Lettere per ascoltare, o meglio provare ad ascoltare, in una ressa impressionante, l’intervento di Lucano. In diversi tra quanti erano in attesa in aula hanno preferito a quel punto uscire nel corridoio: troppo problematico – se non rischioso – restare dentro, con il rischio di restare bloccati. Ed anche questa operazione di “fuga” non è stata facile, il varco d’ingresso dell’aula è come se all’improvviso fosse divenuto estremamente strettissimo.
In molti hanno rinunciato a provare a sentire l’intervento di Lucano, quello che contava era esserci stati a questo momento. Il classico ma sempre spendibile “Io c’ero” in un giorno che sembra aver forse segnato una saldatura tra il mondo dei giovani e l’ex sindaco sotto inchiesta che si ritrova figura di riferimento e parte integrante di quella “onda rossa” che fronteggia “l’onda nera” nel Paese. In pochi minuti la distanza con la lontana Riace, con quel modello di accoglienza, è come azzerata.