MARINO: LA VERITÀ SULLE LUNGHE VACANZE
Il sindaco di Roma Ignazio Marino, intervistato da Lilli Gruber nella trasmissione di La7 Otto e mezzo, ha spiegato, dopo le numerose polemiche, il motivo della sua assenza quest’estate a Roma.
“Io mi trovavo negli Usa per motivi al di fuori della mia volontà perché negli ultimi mesi ho ricevuto diverse minacce di morte con lettere scritte a me, a mia moglie e a mia figlia e diverse volte buste con pallottole, io che ho iniziato il mio mandato andando in bicicletta adesso devo muovermi con tre macchine e 6 uomini di scorta. Io davvero volevo 14 giorni con mia moglie e mia figlia senza girare con le persone armate che ringrazio perché sono professionali. Penso che se ho un difetto è che sto sempre al lavoro come accadeva quando stavo al Gemelli”.
In merito al caso Casamonica, Marino ha spiegato: “Non c’era davvero nessuna emergenza perché quello che è accaduto è un funerale in cui una famiglia ha voluto manifestare e spettacolizzare la morte di un essere vivente per mandare dei messaggi ai vivi e quel giorno, pochi minuti dopo appresa la notizia, sono stato informato e siamo intervenuti subito con delle dichiarazioni di condanna e come ha detto il prefetto che è una persona perbene”.
“C’è stata una disfunzione nella comunicazione con le forze di sicurezza – ha aggiunto – e ci sono stati fatti gravi con l’elicottero che ha sorvolato Roma gettando petali di rosa che potevano essere però una sostanza tossica e non è compito del Comune sorvegliare i cieli di Roma o controllare le organizzazioni criminali”.
“Perchè voglio cambiare Roma e sono sicuro che lo stiamo facendo. Abbiamo fatto cambiamenti che rimarranno nella storia di questa città. Pensare a dimettermi significherebbe tradire il voto del 64% dei romani che mi hanno chiesto di fare il lavoro più impegnativo della mia vita che è anche la sfida della mia vita”, ha infine risposto a chi gli chiedeva se pensasse a dimettersi. E’ certo che la maggior parte dei romani sia ancora con lei? “Assolutamente sì”.