LOMBARDI AL SAN FILIPPO NERI: “SIMBOLO DEL FALLIMENTO DI ZINGARETTI”
Questa mattina, accompagnata dal consigliere regionale Davide Barillari e dal collega deputato Massimo Baroni, la candidata alla presidenza della Regione Lazio per il M5s, Roberta Lombardi, ha visitato l’Ospedale San Filippo Neri.
Dopo un incontro di più di mezz’ora con il direttore generale, Lombardi si è recata prima in Oncologia e poi al pronto soccorso. Poi, prima di andare via, ha parlato con i cronisti. “Il San Filippo Neri è un simbolo delle politiche sanitarie fallimentari del presidente uscente Zingaretti che nel 2013 iniziò la campagna elettorale proprio da qui, facendo una serie di promesse di incremento dei servizi offerti al territorio, in realtà questo ospedale è stato declassato e impoverito di quelle che erano le sue eccellenze, come ad esempio la cardiochirurgia. Continuano ad esserci investimenti sulle infrastrutture, per una cifra totale di 27 milioni di euro stanziati, ma non si capisce, tolti i soldi per riammodernare le strutture, quale sia la filosofia sottesa a questi interventi”. “Che cosa si vuole fare di questo ospedale?”, ha chiesto retoricamente.
Sull’incontro con il direttore generale, la deputata e candidata del M5s ha invece spiegato: “Abbiamo avuto dal personale medico e infermieristico segnalazioni molto precise che abbiamo portato al confronto e davanti a indicazioni molto precise su alcuni punti abbiamo avuto dei tentennamenti nelle risposte della direzione sanitaria”. Meno dura invece sulla situazione trovata nel pronto soccorso: “Nel pronto soccorso abbiamo trovato una situazione normale, seppur ovviamente con le sale d’attesa tutte occupate e le barelle in mezzo al corridoio, ma comunque una situazione che rientra nei tempi di gestione del paziente”.
Il San Filippo Neri è la seconda tappa di un tour di Ospedale e incontri con i direttori generali che Roberta Lombardi farà a Roma e nelle altre province. Per quanto riguarda la Capitale, i prossimi appuntamenti saranno il Sandro Pertini, l’ Umberto I e il Cto.
“Nell’ospedale San Filippo Neri – ha poi concluso Lombardi – rileviamo un discorso d’incoerenza degli interventi che si fanno. Sono aumentate le sale parto, portandole a cinque, ma hanno chiuso la terapia intensiva neonatale. Quando stavo per partorire avevo valutato di farlo anche qui, ma non me la sono sentita perché non c’era la terapia intensiva neonatale. Quando si fa un progetto di sviluppo non lo si può fare in modo contraddittorio”.